Alessandro Baccei "blinda" la Finanziaria regionale - QdS

Alessandro Baccei “blinda” la Finanziaria regionale

Raffaella Pessina

Alessandro Baccei “blinda” la Finanziaria regionale

venerdì 19 Febbraio 2016

Il termine per la presentazione di emendamenti è fissato alle 20 di oggi. L’assessore all’Economia: “No ad aumenti di spesa”

PALERMO – Ultima seduta per questa settimana quella di ieri all’Ars, alle prese con la Finanziaria regionale.
C’è tempo fino alla fine di febbraio, termine dell’esercizio provvisorio. La seduta è durata circa un’ora, con poca partecipazione dei parlamentari, per la conclusione della discussione generale che ha visto, tra mercoledì sera e giovedì mattina, gli interventi del presidente della commissione Bilancio, Vincenzo Vinciullo, del vice presidente Riccardo Savona e dell’assessore regionale all’economia Alessandro Baccei.
Quindi hanno fatto seguito gli interventi dei deputati. La seduta è stata quindi rinviata a lunedì pomeriggio, mentre il termine per la presentazione degli emendamenti scade questa sera alle 20.
Questa mattina braccio di ferro tra Vinciullo e il presidente dell’Ars Ardizzone. Il primo ha presentato tre emendamenti per il finanziamento delle voci stralciate dalla presidenza, quasi tutti enti finanziati nella ex tabella H per un totale di 23 milioni di euro che riguardavano fondi per cultura e servizi sociali. Gli emendamenti sono stati valutati come inammissibili da Ardizzone, che già aveva richiamato i parlamentari a presentare norme “non ad hoc, ma che rispondano ai principi costituzionali di genericità e astrattezza”.
Nel suo intervento,  l’assessore Baccei ha chiesto di votare per ultimo l’Articolo 5 della Finanziaria, che è quello che regola i rapporti con lo Stato. Gli uffici romani starebbero seguendo con attenzione quanto accade a Sala D’Ercole in questi giorni. La Finanziaria, secondo gli accordi  tra Baccei e i tecnici del ministero delle Finanze, dovrà portare a tagli per circa 400 milioni di euro. È questo infatti l’impegno chiesto da Roma alla Sicilia. Se così avverrà, arriveranno i 500 milioni di euro. Baccei ha di conseguenza chiesto ai deputati di “non presentare emendamenti che comportino aumento di spesa. Non ci sono più soldi. E sui nostri conti il Ministero delle Finanze ha fatto il contropelo”, ha detto. Dura l’opposizione che ha parlato di “finanziaria sotto ricatto”.
 
Baccei ha anche chiesto il sostegno del Parlamento nell’approvazione della norma che penalizza i comuni inadempienti: “Spero di ottenere su questa linea l’appoggio dell’Assemblea perchè trovo scandaloso che comuni che ricevono le royalties non abbiano stabilizzato i precari, pur prendendo milioni di euro. Non riceveranno un solo euro. Per questi comuni abbiamo azzerato i fondi”. Critiche invece sono state mosse al documento da Legambiente Sicilia per la norma su una sanatoria. “Saremmo rimasti sorpresi del contrario. Ed invece, il ‘vizietto’ della sanatoria non manca neanche in questa finanziaria”.
A dirlo Gianfranco Zanna, presidente regionale di Legambiente Sicilia che continua: “La nostra classe politica regionale ha proprio la fobia dell’ambiente. L’unica cosa certa sulla quale si trovano d’accordo è la cementificazione selvaggia, meglio se in verde agricolo, e la sanatoria”. Da sottolineare l’assenza del Presidente Crocetta dai lavori in Parlamento e dalle precedenti sedute in commissione Bilancio.
Il vice capogruppo di Forza Italia Vincenzo Figuccia, ha detto nel suo intervento che “di Crocetta ormai resta solo l’ombra di un governo che non ha nemmeno il coraggio di portare la sua faccia in Aula in occasione di un atto che avrebbe dovuto vedere il governo presente al completo. Faraone (del Pd nazionale) ha parlato di finanziaria della preistoria e Crocetta per tutta risposta lascia Baccei da solo in commissione e in Aula, lasciandolo alle sue responsabilità”.

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