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Sicilia, crescono le imprese. Palermo la provincia più dinamica

redazione

Sicilia, crescono le imprese. Palermo la provincia più dinamica

venerdì 19 Febbraio 2016

Dati Movimprese: nel 2015 turismo e commercio i settori trainanti

Raggi di sole splendono sulla demografia delle imprese siciliane.
Secondo gli ultimi dati Movimprese, il 2015 si è chiuso con il segno più davanti al tasso di nati-mortalità delle aziende: il piccolo balzo in avanti si concretizza con un +0,82 per cento in crescita rispetto all’anno precedente quando era 0,53 per cento e al di sopra dell’attuale media nazionale pari a 0,75 per cento.
Negli scorsi dodici mesi le imprese siciliane hanno accelerato il ritmo di crescita e raggiunto quota 455.159.
Nello specifico nel corso dell’anno appena concluso si sono iscritte 27 mila imprese mentre in 23.284 hanno cessato di esistere, con un saldo positivo di 3.716 unità.
Con questi numeri, la Sicilia rientra nella top ten della classifica regionale per tasso di crescita. Non solo. Se si guarda la classifica provinciale si scopre che Palermo risulta al quarto posto su 105 città e registra un tasso di crescita pari a +1,96 per cento frutto di un salto positivo di 1.885 unità tra 6.276 iscrizioni e 4.391 cessazioni.
Prima del capoluogo siciliano ci sono soltanto grandi città come Roma, Milano e Napoli. Segni di vivacità anche a Catania che si classifica al tredicesimo posto (+0,81 per cento). Tra le province siciliane, soltanto Caltanissetta registra una percentuale negativa (84esimo posto e tasso di crescita a -0,23 per cento).
«Il sistema imprenditoriale siciliano mostra segni di vitalità e ci dice che nell’Isola c’è ancora voglia di rimboccarsi le maniche e di fare impresa», commenta il segretario generale di Unioncamere Sicilia, Santa Vaccaro. Che aggiunge: «A mettersi in gioco sono soprattutto i giovani che, spinti anche dalla mancanza di lavoro, decidono di prendere la strada dell’autoimprenditorialità. Non solo. La Sicilia è anche nella top ten nazionale per numero di start-up iscritte al registro speciale. A oggi se ne contano in tutto 239 e questo dato aumenta di giorno in giorno dimostrando che c’è un’Isola che cresce a passo svelto e che continua a investire su ricerca e tecnologia. Il sistema camerale è impegnato nel supportare nuove iniziative imprenditoriali e proprio per questa ragione nei prossimi giorni a Unioncamere Sicilia partirà un corso destinato a supportare chi vuole aprire un’impresa».
Secondo gli ultimi dati diffusi da Unioncamere-Infocamere sull’imprenditoria italiana, dopo sette  anni di crisi (interrotti dalla breve fiammata del 2010-2011), lo scorso anno il tessuto produttivo nazionale ha visto un ritorno del ritmo di crescita delle imprese ai livelli pre-crisi del 2007 (+0,75%).
Se il bilancio del 2015 è stato positivo lo si deve in particolar modo alle imprese di giovani, stranieri e donne: il saldo delle aziende create da under 35 (+66.202 unità) supera nettamente l’intero saldo annuale (+45.181). Va inoltre segnalato il contributo determinante delle imprese di stranieri (+32.000 unità) e di quelle create da donne (+14.300).  In crescita società di capitali e cooperative mentre diminuiscono imprese individuali e società di persone.
Dal punto di vista dei settori, due terzi della crescita del 2015 si concentra in tre soli comparti: commercio (+11.990 unità), turismo (+11.263) e servizi alle imprese (+9.409). Ancora in campo negativo (seppure in miglioramento rispetto al 2014), le costruzioni (-6.055 imprese), l’agricoltura (-5.460) e le attività manifatturiere (-2.416).
Analizzando il saldo dei settori, le attività cresciute maggiormente nel 2015 sono state quelle dei servizi di ristorazione (+9.235 imprese), il commercio al dettaglio (+7.313) e le attività di supporto alle imprese (+5.837). Queste ultime, in particolare, fanno segnare la crescita settoriale più sostenuta dello scorso anno. Tra tutti i settori, infatti, le attività di supporto alle imprese hanno messo a segno un incremento dell’8,7% rispetto al 2014, con punte del 10,4% al Nord-Ovest e del 10,3% al Centro.
Da segnalare anche le buone performance delle attività di servizi per edifici e paesaggio e dei servizi di alloggio (entrambi cresciute del 4,1% a livello nazionale).
Nel primo caso (edifici e paesaggio), la spinta più forte si registra nelle regioni del Mezzogiorno (+4,6%); nel secondo (alloggio), l’area più dinamica è stata il Centro-Italia (+5,8%).

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