Finanziaria, 311 milioni di euro ad enti e associazioni - QdS

Finanziaria, 311 milioni di euro ad enti e associazioni

Raffaella Pessina

Finanziaria, 311 milioni di euro ad enti e associazioni

mercoledì 02 Marzo 2016

Approvato l’articolo 22 della Finanziaria: -22 milioni rispetto al 2015. Presente in Aula anche il Presidente della Regione

PALERMO – L’Ars ha approvato la norma della Finanziaria (art.22) per i contributi a enti, fondazioni, associazioni, con l’allegato 1 per 311 mln di euro. Rispetto all’anno scorso, i contributi sono stati tagliati di circa 22 milioni di euro.
È stata questa la decisione del Parlamento regionale a metà pomeriggio di ieri per approvare della legge di Stabilità regione, già in ritardo.
Ai lavori dell’Assemblea regionale siciliana per approvare gli ultimi articoli della Finanziaria, era presente anche il Presidente della Regione Crocetta. In discussione appunto gli articoli sui contributi a enti e associazioni che un tempo erano contenuti nella tabella H.
Dopo una serie di polemiche e numerosi richiami da parte del presidente dell’Ars Ardizzone è intervenuto lo stesso Crocetta. “Voglio ricordare che abbiamo dovuto abbandonare la tabella H perché oggetto di un’impugnativa generalizzata dell’allora Commissario dello  Stato. Quindi abbiamo scritto una norma che stabiliva che ai contributi si doveva accedere per bando”.
Crocetta ha ribadito che gli enti inseriti nella Finanziaria 2016, almeno nel testo presentato in commissione Bilancio e in quelle di merito, erano solo quelli  che “non avevano subito alcuna impugnativa da parte degli organi di governo. Tra questi, ha detto Crocetta vi erano gli enti per le persone disagiate, come i non vendenti, e gli enti come la Fondazione Withaker, poiché le spese di quel museo sono in sostituzione di quelle che servono a pagare gli stipendi dei dipendenti”. Tale scelta è stata operata secondo Crocetta perché le scuole per i disagiati sono cicliche e non possono essere sottoposte ai tempi delle procedure dei bandi.
La norma della Finanziaria approvata assegna 10 mln all’Irsap, 4,9n mln all’Istituto regionale della vite e del vino, 2,3 mln al Ciapi di Priolo, 13,9 mln agli enti parco e ai gestori delle riserve naturali con un taglio di 300 mila euro rispetto all’anno scorso, 12,4 mln al Teatro Bellini di Catania (-600 mila euro), 12,9 mln all’Ente di sviluppo agricolo (-700 mila euro), 3,7 mln al teatro di Messina, 2,05 mln all’Istituto zootecnico, 2,02 all’Istituto ippico di Catania (+ 200 mila euro), 7,9 mln alla Foss (-500 mila euro), 6,6 mln al teatro Massimo (-400 mila euro), 12,5 mln agli Ersu (-700 mila euro). E ancora: 787 mila euro a Taormina arte (-41 mila euro), 268 mila euro alle Orestiadi di Gibellina (-14 mila euro), 14,3 mln ai comuni per le spese di ricovero die minori disposto dall’autorità giudiziaria, 11,5 mln per le comunità alloggio, 7,5 mln per il fondo unico per lo spettacolo. Confermati i finanziamenti per le vittime di mafia: 435 mila euro alle associazioni antiracket, 113 mila euro per il fondo di solidarietà alle vittime del racket, 255 mila euro per le assunzioni di familiari di vittime di mafia.
Nell’elenco di enti, fondazioni, associazioni e istituzioni dell’allegato 1 della norma (art.22) sui contributi c’è chi rimane a secco, rispetto a quanto aveva ricevuto l’anno scorso. Nessun finanziamento per Consorzi di garanzia fidi per il concorso agli interessi delle operazioni finanziarie (persi 645 mila euro), il centro di formazione per la polizia municipale (30 mila euro), per il buono scuola (l’anno scorso 1 mln), per i centri si recupero e primo soccorso della fauna selvatica (era 70 mila euro), per le spese di istituzione di parchi regionali e riserve naturali (60 mila euro nel 2015).
Sempre ieri pomeriggio il Governo è stato battuto con l’approvazione di un emendamento soppressivo del comma 5 dell’articolo 22 della finanziaria, presentato dall’ Mpa. La norma prevedeva il finanziamento dei servizi di dissalazione nell’isola di Vulcano al quale erano destinati un milione 237 mila euro per dieci anni. Vibrate le proteste e alla fine è stato deciso che la norma sarà inserita tra le norme stralciate, con il consenso del presidente della Regione Crocetta.
Mentre scriviamo l’Aula è ancora in corso.

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