Sequestrato un milione di euro ad Antonino Pulvirenti - QdS

Sequestrato un milione di euro ad Antonino Pulvirenti

redazione

Sequestrato un milione di euro ad Antonino Pulvirenti

giovedì 10 Marzo 2016

Ancora guai giudiziari per l’ex patron del Calcio Catania, Antonino Pulvirenti, agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sul dissesto della Wind Jet

CATANIA – Ancora guai giudiziari per l’ex patron del Calcio Catania, Antonino Pulvirenti, agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sul dissesto della Wind Jet. Un milione di euro è stato sequestrato su un suo conto in Svizzera; lo ha disposto il Gip di Catania, su richiesta della locale Procura.
Attraverso delle indagini dei militari del comando provinciale della Guardia di Finanza era emerso che la Giafar società fiduciaria elvetica, nel marzo 2011, aveva versato 3.000.000 di euro alla compagnia per “futuro aumento del capitale sociale".
Prima della sospensione dell’attività della Wind Jet, gli amministratori della low cost hanno ridato alla fiduciaria elvetica un milione di euro, su un conto svizzero. Le Fiamme Gialle hanno scoperto che la Giafar è riconducibile a Pulvirenti, che ha confermato il collegamento, e i soldi erano tornati nel suo patrimonio.
La Procura lo ha indagato per bancarotta fraudolenta per distrazione con l’Ad Stefano Rantuccio e il componente del Cda Agatino Vitaliti.
La scoperta del trasferimento del denaro all’inizio era stata qualificata dai Magistrati della Procura etnea quale bancarotta preferenziale, considerando la società fiduciaria svizzera soggetto estraneo rispetto alla Wind jet.
Ma i successivi approfondimenti investigativi, condotti dal Nucleo di polizia tributaria di Catania, hanno permesso di accertare che la fiduciaria elvetica è di fatto riconducibile ad Antonino Pulvirenti e che il conto corrente, formalmente intestato alla Giafar s.a., è in realtà sempre stato nella sua diretta disponibilità.
In questo modo il milione di euro, restituito dalla Wind jet quale rimborso del finanziamento effettuato dalla società elvetica, era, in pratica, tornato nel suo patrimonio.
Secondo il collegio di difesa del presidente dalla Wind jet, “il sequestro in conti legittimamente detenuti da Antonino Pulvirenti si riferiscono ad una contestazione già formulata dalla Procura” che Pulvirenti, “durante un’interrogatorio reso, ha contribuito a chiarire”.

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