Regione, conti in rosso. All'asta persino i cavalli - QdS

Regione, conti in rosso. All’asta persino i cavalli

Raffaella Pessina

Regione, conti in rosso. All’asta persino i cavalli

martedì 15 Marzo 2016

Intanto, continua il mistero sulla mancata pubblicazione in Gurs della Finanziaria. L’Aula di Palazzo dei Normanni riprende oggi i lavori

L’Aula di Palazzo dei Normanni riprende oggi i lavori con la seduta pomeridiana. L’ordine del giorno è sempre lo stesso ormai da tempo: al primo punto la valorizzazione del demanio trazzerale e una serie di mozioni da discutere. Terminata la fase di approvazione dei documenti finanziari, che ha tenuto occupati i parlamentari nelle scorse settimane, sembra calato l’interesse per l’attività legislativa regionale, al punto che la scorsa settimana la seduta “del martedì” è durata circa un’ora e quindi rinviata ad oggi. Ancora proteste per la mancata pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale di bilancio e finanziaria regionale approvati dall’Ars.
 
Questa volta  è il sindaco Fp Cgil a dire in una nota che “Sono passate quasi due settimane dall’approvazione all’Ars di bilancio e Finanziaria, ma i documenti restano misteriosamente chiusi negli uffici regionali e non sono ancora stati inviati per la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Un ritardo senza precedenti che pone tanti interrogativi, getta ombre fitte sui conti siciliani e blocca la spesa”. Nella nota la Cgil afferma che si tratta di  un “ulteriore colpo alla credibilità di una classe politica siciliana ormai ridotta al lumicino e ogni  giorno di ritardo mette a rischio i pagamenti degli stipendi dei regionali è i trasferimenti delle risorse agli enti locali. Secondo voci di corridoio, il ritardo nella pubblicazione sarebbe addebitabile alla mancanza nelle casse siciliane dei famosi 500 milioni di euro che devono arrivare da Roma e per i quali sarebbe ancora in corso una trattativa per una anticipazione sugli accordi Stato-Regione e che si ritiene sia quasi impossibile che arrivino nelle casse regionali, perchè sottoposti ad una sorta di condizione sospensiva.
L’ex vice segretario generale dell’Ars, Salvatore Di Gregorio, ha dichiarato ad una agenzia stampa che “è difficile che questi soldi vengano consegnati dallo Stato senza che siano aggiornati e riconsiderati altri contenuti economici dell’intesa tra le due istituzioni”, con un inevitabile aggiornamento dell’intesa tra lo Stato e la Regione in materia di obiettivi di contenimento della spesa per il 2016.
Aggiornare l’accordo secondo Di Gregorio “significa riconsiderarne i contenuti per negoziarne altri e modificare la norma che fissa gli attuali obiettivi di spesa pattuiti. Non è infondata dunque la tesi di chi la valuta come una condizione sospensiva che non consentirebbe l’impiego delle risorse a prescindere dal perfezionarsi del presupposto di legge che ne condiziona l’assegnazione”.
 
Ecco perchè potrebbe verificarsi una impugnativa. Un caso simile è capitato quando il governo nazionale impugnò la norma regionale del 2015 che disponeva l’uso delle risorse del Fsc a copertura di una quota del concorso regionale al risanamento finanziario, prescindendo dall’intesa con lo Stato che ne era la condizione. Intanto, la Regione siciliana cerca di fare cassa mettendo all’asta sette cavalli. Si tratta di un’asta pubblica che si terrà il prossimo 20 aprile a Santo Stefano di Quisquina, in provincia di Agrigento e se li aggiudicherà il miglior offerente. Si tratta di quattro puledri, due fattrici e un castrone tutti di razza “franches-montagnes’”. Gli importi a base d’asta per ognuno dei cavalli varia da 430 a 700 euro. Venti euro il rilancio minimo.
Nel prossimo fine settimana, intanto, arriverà il Sicilia il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi e l’occasione sarà buona per cominciare a parlare di elezioni regionali e di nomi da candidare alla presidenza. Già a gennaio scorso si era fatto il nome di Nello Musumeci, che peraltro aveva lasciato in sospeso la cosa, senza confermare alcunchè. A sinistra si fanno i nomi invece di Leoluca Orlando, attuale sindaco di Palermo, il renziano Davide Faraone ed anche quello di Fabrizio Ferrandelli, ex deputato regionale. Molti i nomi che verranno bruciati nella corsa alla più alta carica regionale, e solo in finale verranno resi noti i reali candidati, tra i quali vi dovrebbe essere sicuramente quello dell’attuale presidente della Regione, Rosario Crocetta, che in più occasioni ha manifestato l’intenzione di riproporre la propria candidatura.

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