Imprese siciliane competitive all'estero entro i prossimi 7 anni - QdS

Imprese siciliane competitive all’estero entro i prossimi 7 anni

Giovanna Naccari

Imprese siciliane competitive all’estero entro i prossimi 7 anni

martedì 15 Marzo 2016

Progetto Print della Regione Sicilia: creare tessuto produttivo di qualità e competitivo da qui ai prossimi sette anni. Il vice presidente siciliano e assessore alle Attività produttive Lo Bello ha presentato il programma

PALERMO – L’obiettivo è alzare il livello di internazionalizzazione delle imprese siciliane dal 14% al 30% nei prossimi sette anni. Le strategie per arrivare al 2023 con un tessuto produttivo di qualità e competitivo si stanno scrivendo attorno ad una ventina di tavoli dove si confrontano governo, università, centri di ricerca. La scommessa della Regione siciliana è tutta nel progetto Print, programma per l’internazionalizzazione 2014-2020.
Mariella Lo Bello, vice presidente della Regione siciliana e assessore regionale alle Attività Produttive, martedì ha illustrato il progetto alla stampa assieme al dirigente generale del dipartimento, Alessandro Ferrara e al dirigente dello Sportello Sprint, Maria Stassi. “L’obiettivo – ha detto Lo Bello – è fornire informazioni, strumenti, metodologie e risorse, affinché la creazione di nuove  imprese non sia più una parola, ma una opportunità”. 
Il ‘Sicily 2020 – programma per l’internazionalizzazione’ sarà presentato con tutti i protagonisti del progetto a Palermo tra fine marzo e i primi di aprile.
Coinvolge già 6 assessorati e 8 dipartimenti regionali, 4 atenei universitari, il parco scientifico e tecnologico, strutture del Cnr, consorzi di ricerca, distretti produttivi e tecnologici. Sono in agenda incontri con i responsabili dei cinque parchi siciliani e con Anci Sicilia.
“Oggi siamo figli di Expo – ha continuato  l’assessore Lo Bello – e il Print è stato scritto con l’esperienza dell’Esposizione che ci ha fatto incontrare Continenti diversi e ci ha aperto strade per nuove relazioni. Con Expo abbiamo anche verificato in alcuni casi che le strategie non si devono calare dall’alto. La burocrazia deve collegare le azioni al lavoro, che oggi è fare impresa”.
Il gruppo di lavoro ha individuato sette grandi aree: turismo, beni culturali e cultura, smart-cities, scienze della vita, agroalimentare, economia del mare, energia e industria 4.0.
il ‘Print’, legato al Fesr, fondo europeo di sviluppo regionale, entro fine aprile dovrebbe ottenere il via libera dallo Stato e dalle Autorita’ di gestione. A maggio potrebbero essere pubblicati i primi bandi. L’assessore Lo Bello ha annunciato che per sostenere l’iniziativa presenterà un emendamento al disegno di legge stralcio delle norme espunte dalla Legge di stabilità, che stanzia un milione di euro per le attività in programma. Altre risorse si potranno utilizzare con i programmi europei. La Regione, intanto conta di potere usufruire di risorse complessive per 150 milioni di euro.

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