È bello vedere le cose che funzionano - QdS

È bello vedere le cose che funzionano

Carlo Alberto Tregua

È bello vedere le cose che funzionano

mercoledì 16 Marzo 2016
La Natura ci dà l’esempio delle cose che funzionano. E funzionano totalmente. Diversamente si verificherebbero disastri di ogni tipo e alla fine le Persone umane non avrebbero la possibilità di sopravvivere.
Poi sono esse stesse che producono i guasti nei perfetti meccanismi della Natura: guasti di ogni tipo, dall’ambiente all’inquinamento, dalle guerre alla povertà.
Ciò accade perché l’uomo nasce egoista: è egoista perché ignorante. Non che le persone colte non siano egoiste, ma tale qualità negativa è temperata dalla conoscenza. Ogni Persona umana ha il proprio carattere e i cromosomi che gli derivano dai propri ascendenti. Ognuna è diversa dall’altra, anche se molte persone si assomigliano, ma non sono uguali.
Ed è proprio la differenza fra le persone che consente di fare paragoni dai quali risultano pregi e difetti, con i quali classificarle e capire se sono nel versante del bene o in quello del male.

È bello vedere le cose che funzionano: è anche un fatto estetico perché se ne trae godimento e perché è piacevole evidenziare come tutto vada bene e non abbia bisogno di rettifiche.
Intendiamoci, tutto è perfettibile, si può fare sempre di più e di meglio; questo deve essere l’imperativo di ogni persona, cioè non accontentarsi dei traguardi raggiunti, anzi considerarli sempre come punto di partenza. Non è un esercizio semplice, ma ciascuno di noi deve volerlo per puntare al meglio in ogni attività personale, sociale o professionale.
Non è bello vedere che le cose funzionano solo nel proprio lavoro, ma anche nella famiglia, nella società, a scuola e nelle istituzioni. Veniamo colti dal rammarico quando, invece, ci accorgiamo che le cose non vanno.
Perché non vanno? Vi sono eventi che accadono nonostante noi facciamo ogni sforzo; tali eventi sono al di sopra delle nostre possibilità. Ma tanti altri eventi possono essere previsti e prevenuti, per cui si può provvedere ad affrontarli nel bene e nel male, cercando idonee soluzioni.
Come si fa a trovare le soluzioni ai problemi? Ci vuole capacità di analisi, visione positiva delle prospettive, voglia indefessa di superare le difficoltà.
 

Nel nostro Paese, quasi tutto il mondo delle imprese e delle professioni funziona in maniera competitiva, mentre vi è il caos nel settore politico-burocratico ove manca una guida sicura che stabilisca obiettivi e programmi il loro raggiungimento mediante il controllo dei risultati, confrontati con gli obiettivi.
Sarebbe bello vedere una Pubblica amministrazione efficiente e funzionale, perché questo si riverserebbe nei confronti dei cittadini, soprattutto quelli più deboli, che hanno più bisogno dei servizi pubblici.
Il senso di solidarietà di dirigenti e dipendenti pubblici dovrebbe essere costante nelle loro azioni. Alla solidarietà andrebbe accoppiata l’umanità necessaria per essere veri servitori dei cittadini.
Ma tutto ciò si sconosce nel settore pubblico, fatto evidente a tutti, che nessuno può ragionevolmente contraddire.
È bello vedere le cose che funzionano: la notte si alterna al giorno, la pioggia al sole, l’ossigeno emesso dalle piante all’anidride carbonica assorbita dalle stesse.

Tutto è perfetto in Natura: l’unico soggetto imperfetto è la Persona umana: uomini, donne, vecchi e giovani. Non importa l’età, né il sesso, compreso quello degli omosessuali, che hanno gli stessi doveri e diritti degli eterosessuali.
È difficile immaginare una società che non abbia questi difetti perché essi sono nati con l’uomo e morranno con l’uomo. Sembra una banalità, mentre è una semplice verità.
Certo, le Persone umane non sono tutte cattive né tutte buone: vi sono le une e le altre. In mezzo, quelle che galleggiano tra il bene e il male, incerte su quale crinale restare. Sono proprie queste che fanno più danno alla collettività perché, invece, bisogna sempre sapere da quale parte stare.
Sono le persone subdole, quelle che agiscono nell’ombra e pugnalano alle spalle, le peggiori da cui bisogna diffidare.
Le persone perbene non sono stupide, devono stare con gli occhi aperti per contribuire a far funzionare le cose, ma anche indicare all’indice le persone per male, per non esserne conniventi.

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