Tutte le agevolazioni sull'innovazione - QdS

Tutte le agevolazioni sull’innovazione

Rosario Battiato

Tutte le agevolazioni sull’innovazione

mercoledì 30 Marzo 2016

Seconda puntata della nostra guida per presentare gli strumenti del ministero dello Sviluppo economico per le imprese. Dal credito di imposta per attività di R&S e per gli investimenti al Sud ai vantaggi per startup

PALERMO – Continua la guida del QdS sulle agevolazioni alle imprese cominciata ieri con la prima puntata relativa alle opportunità del capitolo “competitività”. Il percorso, approfondito nel vademecum riportato sul sito del ministero dello Sviluppo economico (mise.gov.it), prosegue con le misure relative al sostegno all’innovazione.
Si comincia con il “credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo”. Il beneficio consiste nel “riconoscimento di un credito d’imposta, da utilizzare in compensazione in dichiarazione dei redditi, per la parte incrementale degli investimenti in R&S effettuati tra il 2015 e il 2019 rispetto al costo medio sostenuto nel periodo 2012-2014”. Si tratta del 50% della spesa incrementale costi per personale altamente qualificato e per i contratti di ricerca “extra muros” e il 25% per le quote di ammortamento e alle competenze tecniche per il mantenimento e lo sviluppo dei beni immateriale e per l’acquisizione e gestione dei brevetti e privative industriali. Il tetto massimo annuale per beneficiario non potrà superare i 5 milioni di euro.
Un altro strumento è il credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo) che permette il riconoscimento di un credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi tra il 2016 e il 2019. Per le pmi le agevolazioni arrivano fino al 20%, le medie imprese si fermano al 15% e le grandi al 10%. Diverso anche il tetto massimo per ciascun progetto di investimento: il costo complessivo dei beni non può superare 1,5 milioni per le pmi, 5 milioni per le medie imprese e 15 milioni per le grandi imprese.
La terza misura è il super ammortamento beni strumentali che agevola gli investimenti in nuovi strumenti da parte di imprese ed esercenti arti e professioni. Permette il riconoscimento di una maggiorazione della deduzione ai fini della determinazione dell’Ires e dell’Irpef. In dettaglio si tratta della maggiorazione del 40% del costo fiscalmente “ammesso in deduzione a titolo di ammortamenti (o di canone di leasing)”. La stessa maggiorazione si applica nei limiti per la deduzione delle quote di ammortamento per i “mezzi di trasporto a motore che non vengono utilizzati esclusivamente come beni strumentali nell’attività propria dell’impresa”.
Altre agevolazioni si rintracciano nel patent box, che favorisce la collocazione in Italia dei beni immateriali detenuti all’estero, ma anche il mantenimento di quelli già presenti nella Penisola. Si tratta di un regime opzionale di tassazione con l’esclusione dall’imposizione del 50% dei redditi derivanti dai beni immateriali agevolabili. È una misura progressiva – 30% e 40% per i primi due esercizi ed entrata a regime col terzo – che permette la detassazione per Ires e Irap.
Più complesso il capitolo dedicato alla startup innovative “smart & start” che hanno a disposizione finanziamenti agevolati senza interessi (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia) con una quota a fondo perduto, visto che restituiscono soltanto l’80% del mutuo agevolato ricevuto.
C’è anche un Fondo nazionale innovazione del Mise che offre la “partecipazione al capitale di rischio per sostenere la realizzazione di un progetto di valorizzazione economica dei brevetti, finalizzato a introdurre sul mercato nuovi prodotti/servizi o ad aumentarne il contenuto innovativo”.
La misura Disegni +3, invece, permette contributi in conto capitale (massimo 80% delle spese ammissibili) per il progetto/valorizzazione del disegno/modello industriale. Due misure, nell’ambito dell’agevolazione Marchi +2, permettono vantaggi per favorire la registrazione di marchi comunitari e internazionali. 

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017