Accordo per la cig per gli ex operai di Gela e Termini - QdS

Accordo per la cig per gli ex operai di Gela e Termini

redazione

Accordo per la cig per gli ex operai di Gela e Termini

martedì 05 Aprile 2016

A 750 persone il 5% delle risorse assegnate dal Governo alla Sicilia

PALERMO – “E stato sottoscritto, tra l’assessorato al Lavoro e i sindacati un accordo che destina la quota del 5% delle risorse che saranno assegnate dal ministero del Lavoro per gli ammortizzatori sociali in deroga per l’anno 2016 ai lavoratori e alle imprese coinvolte nei processi di ristrutturazione e reindustrializzazione delle aree di crisi complesse di Gela e Termini Imerese”. Lo dice l’assessore regionale al Lavoro Gianluca Micciché.
“La situazione di grave allarme sociale – prosegue – nelle due aree di crisi complesse di Gela e Termini Imerese coinvolge oltre 700 lavoratori. Inoltre ai lavoratori già sospesi o licenziati, nell’anno 2015, saranno destinate le risorse residue dell’anno precedente, così da poter ottenere il sostegno al reddito”.
 “Un indubbio passo avanti per i lavoratori delle aree di crisi”, dice Monica Genovese della segreteria regionale della Cgil Sicilia, commentando l’accordo. Nel caso di Gela si tratta di 600 persone, in quello di Termini Imerese di 150. L’accordo prevede anche il finanziamento degli ammortizzatori per i lavoratori già licenziati o sospesi, attraverso i residui del 2015.
In tema di lavoro, c’è da segnalare il rinvio di due settimane del tentativo di pignoramento risarcitorio avviato da un ex dipendente della base militare Usa di Sigonella, Carmelo Cucuzza, un vetrinista che ha vinto la causa per ingiusto licenziamento da parte dell’amministrazione degli Stati Uniti. Le parti dovranno rivedersi tra 15 giorni per dare il tempo al nuovo legale nominato dall’amministrazione Statunitense di esaminare la documentazione, tenendo conto della sentenza definitiva pronunciata dalla Cassazione. Quello di ieri è il terzo tentativo di pignoramento eseguito da Cucuzza accompagnato dall’ufficiale giudiziario, dal suo avvocato, e da sindacalisti di Cgil e Filcams Cgil che seguono da tempo il contenzioso, sostenendo il lavoratore. Il primo tentativo, risalente allo scorso 12 febbraio, è stato interrotto soltanto perché il comandante di Sigonella si era impegnato per iscritto a risolvere il problema in tempi rapidi.

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