Offensiva entro un mese per liberare Raqqa dall'Isis - QdS

Offensiva entro un mese per liberare Raqqa dall’Isis

redazione

Offensiva entro un mese per liberare Raqqa dall’Isis

mercoledì 06 Aprile 2016

Fonti vicine a Damasco parlano di un piano dell’esercito governativo

ROMA – L’offensiva finale per la liberazione di Raqqa, capitale in Siria dello Stato Islamico (Isis), dovrebbe partire entro un mese. Lo prevede il piano dell’esercito governativo, come sostengono fonti siriane vicine a Damasco, che tuttavia precisano come a determinare “tempi e modalità” saranno molteplici fattori: in primis, l’ok di Washington a Mosca per un’azione congiunta, molto auspicato da parte russa. Secondo queste fonti, Russia e Usa “si divideranno” i meriti della sconfitta del Califfato nero di Abu Bakr al Baghdadi, sempre che la Casa Bianca decida di procedere a una missione congiunta con il Cremlino, accettando di fare un doppio passo indietro rispetto al ‘nemico’ Assad e ai non facili rapporti con Vladimir Putin.
 
Askanews ha contattato oggi due fonti vicine alle milizie libanese Hezbollah, principale alleato del regime del presidente Bashar al Assad che combatte a fianco delle truppe governative. Queste hanno confermato che “i preparativi sono in corso per una previsione di inizio dell’offensiva entro un mese”, ma non è escluso che “i tempi si riducano”.
 
Variabili che dipendono da una serie di fattori: “improvvisi crolli nelle file dell’Isis dovuti alle molte defezioni, soprattutto nelle file dei jihadisti siriani (spinti anche dalla recente amnistia di Assad) e “la lunga lista di comandanti del califfato uccisi in raid russi e americani negli ultimi tempi”. Un altro importante aspetto tenuto d’occhio in questa fase è il “basso morale” dei combattenti del Califfato dopo la recente “perdita” della città archeologica di Palmira, grazie soprattutto ai massicci bombardamenti russi che avrebbero fatto “molto male” all’Isis. Le fonti sostengono infatti che durante l’attacco per prendere Palmira “i russi non hanno risparmiato nessuno, neanche i bambini, le colonne di auto di jihadisti che fuggivano da Palmira con le loro famiglie sono state annientate dagli aerei” del Cremlino.
Stando a queste fonte, i preparativi dell’offensiva sarebbero già in corso ed affermano che “il quartier generale del comando delle operazioni per l’attacco all’Isis sarà proprio Palmira”.

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