Ddl omnibus in Aula all'Ars martedì prossimo - QdS

Ddl omnibus in Aula all’Ars martedì prossimo

Raffaella Pessina

Ddl omnibus in Aula all’Ars martedì prossimo

mercoledì 13 Aprile 2016

All’ordine del giorno anche la mozione di censura M5S contro Cracolici. Polemica a distanza Ardizzone-Busetta su Autonomia

PALERMO – Seduta d’Aula ieri pomeriggio a Palazzo dei Normanni dove il presidente di turno, Giuseppe Lupo, ha comunicato le risultanze della conferenza dei capigruppo svoltasi nella mattinata. In particolare, ha detto che è stata rinviata la trattazione del disegno di legge omnibus attualmente all’esame della commissione Bilancio. La data stabilita per far arrivare il documento in Aula è il prossimo 19 aprile.
“Probabilmente – ha detto Lupo –  dal ddl,  che contiene le norme stralciate dalla Finanziaria approvata ormai più di un mese fa,  verranno sottratte alcune norme di spesa per accelerarne l’approvazione”. In pratica verranno stralciate delle norme da un disegno di legge che di per se è stralcio di altre norme. La Capigruppo ha stabilito inoltre che avranno priorità l’esame dei disegni di legge sul Corfilac, peraltro ancora privo di relazione tecnica, e sull’Aras, presentato di recente dal Governo. Martedi 19 sarà trattata anche la mozione di censura presentata dal M5S contro l’assessore all’Agricoltura Antonello Cracolici.
 
Come al solito si è svolta una seduta in un’Aula semivuota. L’Ars ha approvato con 37 voti favorevoli, nessun voto contrario e 12 astenuti, il ddl che disciplina i contenuti formativi per la subacquea industriale e ne riconosce la professione. La legge individua i percorsi formativi per i riconoscimento dei titoli di sommozzatori e lavoratori subacquei. Saranno ritenuti tali coloro che eseguono, in immersione, attività lavorative subacquee anche in via non esclusiva o in modo non continuativo, operando in acque marittime inshore e offshore. Non sono incluse le attività di ricerca o di attività scientifica, nè degli operatori delle forze armate e dei corpi di polizia.
 
Assente il Presidente Ardizzone che invece è intervenuto sulla questione dell’autonomia siciliana.
“In questo momento è facile parlare male dell’Autonomia siciliana. Arrivati però a questo punto, il sospetto che non si voglia a Roma il controllo da parte dei territori, diventa quasi certezza”. Ardizzone ha voluto così rispondere all’economista Piero Busetta che aveva rilanciato la polemica sull’Autonomia regionale vista spesso come strumento di spreco dei soldi pubblici.
“Roma ha capito che occorre centralità, non regionalismo”, aveva detto Busetta, invitando a riflettere sull’opportunità di preservare la specialità statutaria.
“Con riferimento all’accentramento di poteri dal governo nazionale – ha proseguito Ardizzone, accogliendo la provocazione – e in particolare ad alcune questioni economiche, quando lo Stato controlla e vuole spogliare di poteri le Regioni e le autonomie locali, viene il sospetto che la democrazia sia alla deriva”. Crocetta ha riaperto la polemica con il suo avversario di partito Davide Faraone, sottosegretario all’istruzione. “Faraone ha fatto delle dichiarazioni e mi sembra non siano state condivise da nessuno, non mi pare che inglobi il mondo renziano”.
Faraone aveva criticato l’ipotesi di una ricandidatura del governatore, criticando duramente il suo operato. “Ho chiesto ieri agli assessori renziani un rapporto di lealtà – ha aggiunto – e il confronto è stato proficuo. Ognuno poi è liberissimo di pensarla come vuole, anche Faraone”. Tutti gli assessori hanno convenuto sulla necessità di proseguire nell’azione di governo fino alla scadenza naturale della legislatura.

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