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Catania – Cimitero nella bufera, riflettori accesi sulla “colombaia”

Melania Tanteri

Catania – Cimitero nella bufera, riflettori accesi sulla “colombaia”

giovedì 14 Aprile 2016

Dopo le bare lasciate fuori dalle celle frigorifere, atti vandalici nella parte alta del camposanto. Petralia: “A giudicare dallo stato in cui si trova, nessuno vigila su questo posto”

CATANIA – Il cimitero di Catania ancora al centro dell’attenzione. Dopo la recente denuncia del consigliere del Partito democratico, Carmelo Sofia, che ha puntato i riflettori sulle bare lasciate fuori dalle celle frigorifere all’obitorio del camposanto comunale, dovute hanno spiegato da Palazzo degli elefanti, al mal funzionamento di alcuni impianti, è la cosiddetta “Colombaia” a destare preoccupazione tra gli amministratori e gli utenti, che si sono rivolti al consigliere di quartiere Filippo Petralia per segnalare i ripetuti atti vandalici nei confronti dei loculi della parte alta del cimitero. I lastroni di marmo in terra, e le condizioni di un luogo che viene considerato sacro sono evidenti. Come ha denunciato lo stesso Petralia che ha raccolto le lamentele della cittadinanza e ha inoltrato numerose segnalazioni al Comune per chiedere maggiori controlli e interventi a garanzia delle tombe e nel rispetto di chi si reca al cimitero per piangerli. “Sembra che nessuno vigili in questo posto – ha denunciato Petralia – almeno a giudicare dalle condizioni di loculi e celle”.
Molte di queste sono state spogliate delle lapidi di marmo, prontamente gettate a terra o rubate, si presentano oggi con i mattoni a vista, senza un nominativo o una foto a indicare chi riposa lì. Il tutto, nonostante l’acquisto, non certo economico, del loculo che, alla Colombaia, viene acquisito dal cittadino che ne fa richiesta. E proprio questo sarebbe il problema: secondo quanto riferito dagli uffico comunali, le tombe in questo caso sarebbero proprietà privata di chi le acquista che ne diventa responsabile in tutto.
“Innanzitutto – hanno riferito dalla direzione servizi cimiteriali – occorre presentare denuncia alla polizia o ai carabinieri, esattamente come se si trattasse della propria abitazione o della propria automobile”. Insomma, a quanto pare, l’amministrazione comunale potrebbe solo vigilare ed è quello che, da qualche mese a questa parte, starebbe avvenendo in modo più organico ed efficace, grazie all’istallazione di ben 56 telecamere collegate alla sala operativa dei Vigili urbani. La precisione di questi strumenti ha già portato all’avvio di alcune indagini. Ma i cittadini chiedono anche una pattuglia che controlli all’interno, tra i viali, e che funzioni da deterrente.
“Non si vedono mai i vigili urbani – ha concluso Petralia – mentre, la sola presenza di una macchina che giri tra i viali del cimitero, potrebbe fungere da deterrente per i malintenzionati”. I vigili più anziani, secondo il consigliere della sesta circoscrizione, potrebbero essere impiegati per questo scopo.

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