Redditi italiani, Sicilia sotto la media - QdS

Redditi italiani, Sicilia sotto la media

Liliana Rosano

Redditi italiani, Sicilia sotto la media

venerdì 15 Aprile 2016

I dati elaborati dalla start up Twig relativi al 2014 sulla base dei numeri forniti dal ministero Economia e Finanze. A Palermo il reddito medio complessivo è di 19.329 euro, mentre nel capoluogo etneo è di 18.636 €

È la Lombardia la regione con il reddito medio complessivo più elevato mentre la Sicilia si colloca sotto la media italiana. Sono gli ultimi dati sui redditi italiani 2014 elaborati dalla start up Twig sulla base dei numeri forniti dal ministero dell’economia e delle finanze.
Secondo la ricerca, in Italia, il reddito medio pro capite ammonta a circa 19.100€ in crescita di circa 140€ rispetto a quanto registrato nel 2013.
Se analizzano i dati a livello regionale si conferma la frattura territoriale che da sempre caratterizza il nostro Paese. Le regioni in cui si guadagna di più sono Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna, mentre quelle più ‘povere’ sono Basilicata, Molise e Calabria.
Rispetto al 2013 il reddito medio cresce in tutte le regioni ad eccezione della Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige. Le regioni più in crescita sono Piemonte, Marche e Lombardia.
Se in Lombardia il reddito medio complessivo è di 24.020 euro, seguita dal Lazio (22.500 euro), in Sicilia il reddito scende a 15.556 euro in lieve aumento rispetto al 2013 quando la cifra media era di 15.166 euro.
A chiudere la classifica la Calabria, con  13.952 euro.
I tre paesi più “ricchi” sono tutti in Lombardia: Basiglio, in provincia di Milano, con un reddito medio di 42.041 euro, Badia Pavese  con un reddito medio di 36.486 euro e infine Cusago, sempre nel Milanese, con un reddito medio di 36.393 €.
La quasi totalità dei contribuenti italiani si colloca in una fascia di reddito sotto i 50mila euro e solo il 4% dei contribuenti dichiara più di quella soglia, ma versa il 35% dell’Irpef totale. è quanto emerge dalle dichiarazioni dei redditi Irpef per l’anno di imposta 2014. Nella classe fino a 15.000 euro si colloca il 46% dei contribuenti, che dichiara solo il 5% dell’Irpef totale, in quella tra i 15.000 e i 50.000 euro si posiziona il 49% dei contribuenti, che dichiara il 57% dell’Irpef totale. Ci sono poi i super-paperoni, quelli con un reddito complessivo maggiore di 300 mila euro che sono anche tenuti al pagamento del contributo di solidarietà del 3% sulla parte di reddito eccedente tale soglia: si tratta di circa 31.700 persone (0,1% del totale contribuenti), per un ammontare complessivo di 276 milioni di euro (circa 9.043 euro in media).
A Palermo, nel capoluogo siciliano, il reddito medio complessivo è di 19.329 euro mentre nella costa orientale, nel capoluogo etneo, il reddito medio complessivo nel 2013 è stato di 18. 636 euro.
Nel complesso, annota il Mef nella consueta statistica, il reddito complessivo totale dichiarato in Italia ammonta a circa 817 miliardi di euro per un valore medio di 20.320 euro: rispetto all’anno prima si nota un +0,4% del reddito, “un risultato moderatamente positivo se confrontato all’andamento del Pil nominale, che ha invece registrato un calo”. La metà dei contribuenti non supera 16.430 euro di reddito. I beneficiari del bonus da 80 euro sono stati 11,3 milioni, per un ammontare totale di circa 6,1 miliardi di euro: 540 euro a testa.
L’indagine aggiorna lo spaccato per tipologia di lavoratori: il reddito medio dichiarato dai dipendenti è stato di 20.520 euro. Quello dei dipendenti è diminuito dello 0,4%. Il reddito medio dei pensionati è stato pari invece a 16.700 euro, in calo dello 0,3%. I lavoratori autonomi hanno il reddito medio più elevato, con 35.570 euro, mentre il reddito medio dichiarato dagli imprenditori si ferma a 18.280: si tratta – in questo ultimo caso – dei titolari di ditte individuali, quindi si escludono le società, che in gran parte non hanno dipendenti.

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