Al Sud in aumento i ragazzi attratti dal gioco d'azzardo - QdS

Al Sud in aumento i ragazzi attratti dal gioco d’azzardo

Roberto Pelos

Al Sud in aumento i ragazzi attratti dal gioco d’azzardo

venerdì 15 Aprile 2016

A fare il punto della situazione è Sabrina Molinaro, ricercatrice dell’Istituto di Fisiologia clinica del Cnr di Pisa. Quasi uno su dieci gli studenti che hanno dichiarato di spendere oltre 50 euro in un mese. “Espad Italia”: nel 2015 oltre un milione di giocatori, 60mila in più rispetto al 2014

ROMA – è cresciuto, lo scorso anno nel nostro Paese, il numero dei ragazzi che hanno giocato d’azzardo, soprattutto nel Meridione. è quanto emerge dal rapporto del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), dal titolo: “Espad Italia”. Secondo l’indagine, la piaga sociale ha visto registrare nel 2015 oltre un milione di giocatori tra i giovani, 60 mila in più rispetto al 2014.
A fare il punto della situazione è Sabrina Molinaro, ricercatrice dell’Istituto di Fisiologia clinica del Cnr di Pisa e responsabile dello studio poc’anzi citato, parte del progetto “European School Project on Alcohol and other Drugs”, un’analisi sui comportamenti a rischio degli adolescenti, che nel 2015 ha coinvolto un campione rappresentativo di circa 30 mila ragazzi su tutto il territorio nazionale. “Sono circa un milione gli studenti che riferiscono di aver giocato somme di denaro almeno una volta negli ultimi dodici mesi. – sottolinea la ricercatrice del Cnr – Dal 2014 al 2015 la percentuale è cresciuta dal 39 al 42%, con un 7% che riferisce di giocare 4 o più volte alla settimana. L’aumento è generalizzato per tutte le fasce d’età, in quasi tutte le aree geografiche e per entrambi i sessi: anche se la percentuale più alta resta quella fra i ragazzi, 51%; l’incremento maggiore è quello di quattro punti registrato fra le ragazze 16-17enni, dal 27% al 31%. Anche il 38% dei minori scolarizzati (15-17 anni), circa 550.000 studenti, – continua Sabrina Molinaro – riferisce di aver giocato d’azzardo nel 2015 (erano il 35% nel 2014)”.
Secondo la ricercatrice, “la percentuale nazionale rilevata nell’ultima indagine preoccupa anche perché fa segnare un’inversione di tendenza per la prima volta dopo 5 anni: dal 2010 al 2014 si era assistito infatti a una costante riduzione, dal 47% nel 2010 al 39% nel 2014”. Come già accennato, la piaga del gioco d’azzardo lo scorso anno ha interessato maggiormente le regioni meridionali: al Sud e nelle Isole, infatti, la percentuale di adolescenti che ha giocato almeno una volta ha raggiunto la quota del 48,8%, mentre al Nord-Est si è limitata al 30,6% e al Nord-Ovest al 36,8%; più alta rispetto al Settentrione è stata la percentuale al Centro (43,5%). Dati in crescita  rispetto al 2014 quando il Sud e le Isole raggiungevano il 46,5%, il Nord-Ovest arrivava al 32,4% e il Centro al 41,6%, mentre la situazione è leggermente migliorata al Nord-Est dove nel 2014 si registrava il 31,1%. Anche la graduatoria attinente al giovani già problematici evidenzia la prevalenza al Meridione e nelle Isole con una quota del 10,2%, più al alta se confrontata con quelle del Nord-Est (4,8%), del Nord-Ovest (5,5%) e del Centro (7,6%).
 
Come rilevato dal test “South Oaks Gambling Screen Revised for Adolescents-Sogs-Ra”, gli studenti potenzialmente a rischio, tra i giocatori, sono stati circa l’11% dei giovani che hanno scommesso denaro nell’ultimo anno; i ragazzi già problematici si attestano all’8%. Tra i luoghi dove si preferisce giocare, nel 2015, hanno raggiunto la percentuale più alta le sale scommesse, salite al 28%, in crescita rispetto al 22% del 2010; circa l’8% degli studenti ha giocato online con una forte differenza di genere a netta maggioranza maschile (14% contro il 3% delle ragazze). Pressoché stabile rispetto al 2014 l’importo delle giocate: gli studenti che dichiarano di aver speso oltre 50 euro nell’ultimo mese si attestano all’8%, il 17% afferma di aver scommesso tra i 10 ed i 50 euro, mentre il 75% meno di 10 euro.

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