Riconversione Raffineria di Gela, avviati i cantieri - QdS

Riconversione Raffineria di Gela, avviati i cantieri

Liliana Blanco

Riconversione Raffineria di Gela, avviati i cantieri

venerdì 22 Aprile 2016

Al Mise il punto fra le parti sul Protocollo d’intesa del 2014. Da maggio la sperimentazione sul guayule. Al lavoro anche 130 persone dell’indotto locale. Bonifiche in corso, alcune concluse

ROMA – Un altro vertice al ministero dello Sviluppo Economico con le Organizzazioni Sindacali, la Regione Sicilia, l’amministrazione Comunale di Gela, il Mise ed Eni per verificare lo stato di avanzamento del Protocollo d’intesa siglato il 6 novembre 2014.  L’incontro, che segue la verifica dello scorso 24 febbraio, ha rappresentato l’occasione per esaminare gli ulteriori sviluppi del Programma realizzati nel primo trimestre 2016.
Eni ha confermato che il Programma di rilancio delle attività industriali in Sicilia prosegue come previsto e che gli impegni assunti continuano a essere rispettati. In particolare, a fine marzo dopo il rilascio da parte del ministero Ambiente della non assoggettabilità alla Via (Valutazione dell’impatto ambientale) si è concluso l’iter per il rilascio delle autorizzazioni per l’avvio della prima fase della riconversione della raffineria e immediatamente, ad inizio di aprile, sono state avviate le attività di costruzione, in continuità con i cantieri propedeutici avviati con alcuni mesi di anticipo rispetto al Protocollo lo scorso febbraio. Già oggi lavorano 130 risorse dell’indotto locale.
Sul fronte del risanamento ambientale tutte le attività di bonifica autorizzate per le società Eni operanti sul territorio sono concluse o in corso. Nel primo trimestre 2016 sono stati avviati tre cantieri, raggiungendo un totale di 22 cantieri avviati dalla firma del Protocollo, di cui 5 completati. Il totale dell’impegno economico investito sino allo scorso marzo è stato di 64 milioni di euro.
Per quanto concerne la situazione occupazionale complessiva dell’indotto, per il 2016 si prevede un impiego medio di 1.255 risorse, con un picco di 1.400 unità, rispetto alle 1.200 previste nel Protocollo.
Gli studi di fattibilità nei settori della chimica verde e del gas naturale (Gnl/Cng) sono stati completati. Per quanto concerne il guayule, si prevede di iniziare la sperimentazione in campo nel prossimo mese di maggio.
In merito alla valorizzazione del gas naturale, è in corso con le Istituzioni nazionali e locali l’apertura di un tavolo tecnico di collaborazione con l’obiettivo di approfondire aspetti di natura tecnica e commerciale, al di là di quanto previsto nel Protocollo. Per quanto riguarda gli interventi di compensazione, a fine marzo è stato firmato il terzo Protocollo attuativo relativo all’intervento di ristrutturazione dell’ex Casa albergo nel quartiere di Macchitella, che sarà adibita per iniziative di co-working.
Eni sta collaborando con l’amministrazione comunale di Gela e con gli Istituti scolastici superiori locali per un progetto pilota volto ad arricchire la formazione degli studenti, nell’ambito dell’iniziativa “Alternanza Scuola/Lavoro”, che sarà avviato nel mese di maggio. Eni, inoltre, sta lavorando con l’amministrazione comunale di Gela e la Regione siciliana per promuovere iniziative per lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali nell’area legate alla sperimentazione sul territorio di nuove tecnologie in ambito ambientale e nell’utilizzo di fonti rinnovabili.
Complessivamente, dalla firma del Protocollo ad oggi Eni ha investito circa 280 milioni di euro. In conclusione, dice una nota dell’azienda, “gli impegni e le ulteriori iniziative del Protocollo già intraprese o in corso di elaborazione sottolineano l’attenzione di Eni nel considerare Gela al centro del sistema industriale della Sicilia”.

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