Ddl omnibus torna all'esame dell'Ars - QdS

Ddl omnibus torna all’esame dell’Ars

Raffaella Pessina

Ddl omnibus torna all’esame dell’Ars

giovedì 28 Aprile 2016

Crocetta è a Roma per i 500 mln che servono a far quadrare il bilancio 2016. Ripresi ieri pomeriggio i lavori a Palazzo dei Normanni

PALERMO – Ripresi ieri pomeriggio i lavori a Palazzo dei Normanni, in particolare per esaminare il Ddl stralcio che contiene tutte quelle norme che non sono rientrate nella Finanziaria approvata dall’Ars a febbraio.
In apertura il deputato del Pse, Antonio Malafarina, inizialmente eletto nella lista del Megafono, il movimento del presidente Crocetta, ha chiesto nel suo intervento in Aula “che il governo intraprenda subito le riforme. Se non sarà così – ha poi aggiunto – saremo costretti a rivedere la nostra posizione all’interno della maggioranza”.
Dalla mini-finanziaria sono stati ricavati in commissione Bilancio sei disegni di legge stralcio che sono ora all’esame delle commissioni di merito.
Il deputato del Cantiere Popolare, Totò Cordaro, ha chiesto di incardinare il disegno di legge sugli appalti pubblici. Presente l’assessore regionale all’Economia Alessandro Baccei, assente invece il Presidente Rosario Crocetta, che si trovava a Roma per la famosa questione dei cinquecento milioni di euro che mancano per far quadrare il bilancio per il 2016.
“Sarò a Palazzo Chigi per chiudere l’accordo che porterà in Sicilia 450 milioni, poi se lo firmeremo lì, a Palermo, a Lampedusa o a Pantelleria non importa – aveva detto ieri Crocetta –  Stiamo chiudendo questo accordo che fa parte del Patto per il Sud. I miei stanno lavorando per questo, non lo illustro adesso, ma si sta chiudendo. Materialmente, quale sarà il ‘rito pubblico’, non ha importanza”.
E, tornando alla mini-finanziaria Crocetta ha aggiunto che vi sarà inserita anche la norma sul reddito di cittadinanza.
“Insieme a questa – ha aggiunto – vi sarà anche il testo sulla semplificazione amministrativa, “che ripresentiamo sistematicamente e che viene sempre stralciata. E ritengo che debba essere affrontato anche il problema dei beni culturali, non possiamo permetterci di avere un dipartimento che non ha un centesimo e di vedere i nostri siti abbandonati. Inserita anche la norma sull’Oasi di Toina, molto importante, mentre la norma per l’ufficio stampa che noi avevamo proposto, non è passata”.
A queste dichiarazioni ha replicato il presidente della Commissione Bilancio dell’Assemblea regionale siciliana, Vincenzo Vinciullo. “Nella mini-finanziaria non c’è alcuna traccia di una norma che preveda il reddito minimo di cittadinanza. Ce ne saremmo accorti. Non so a cosa si riferisca Crocetta…”. Ed ha aggiunto  che “La commissione Bilancio non ha mai esaminato un emendamento in merito, non è stato presentato alcun articolo sul reddito minimo. Se arriverà in Aula lo prenderemo in considerazione”.
Il primo argomento affrontato in Aula dopo la discussione generale sul Ddl stralcio, è stato la possibile cancellazione del Cru, Consiglio regionale dell’Urbanistica. L’assessore all’Ambiente Croce, assente per impegni istituzionali, ha fatto sapere al presidente Ardizzone di essere contrario alla proposta di abolizione, così come previsto da un articolo della mini-finanziaria ed inserito dalla commissione Territorio e ambiente dell’Ars. Affrontato anche il tema del telelavoro per i testimoni di  giustizia. Sul tema è intervenuto a favore il leader dell’opposizione Nello Musumeci che ha ribadito come, senza aumentare il budget per questo tipo di lavoratori, si potrebbe dare loro la possibilità di lavorare per la Regione siciliana attraverso appunto il telelavoro pur essendo residenti in altre regioni italiane per ragioni di sicurezza.
Mentre scriviamo l’Aula è ancora in corso.

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