Il Governo latita, Ddl stralcio in stand by - QdS

Il Governo latita, Ddl stralcio in stand by

Raffaella Pessina

Il Governo latita, Ddl stralcio in stand by

venerdì 06 Maggio 2016

Il Presidente Giovanni Ardizzone costretto a rinviare la seduta a martedì prossimo. Rosario Crocetta: “Malinteso, ero presente ma non ancora in Aula”

PALERMO – Neanche questa settimana l’Ars è riuscita a portare a casa una legge. Ieri infatti il Parlamento siciliano avrebbe dovuto votare la minifinanziaria, il disegno di legge che contiene quegli articoli stralciati dalla legge di stabilità approvata lo scorso mese di febbraio. Tutti gli articoli erano stati sviscerati e esitati, mancava solo il voto sui quattro emendamenti aggiuntivi su scuole paritarie, appalti pubblici, procedimento ammnistrativo ed ex province, e il voto finale che doveva avvenire ieri mattina, per come stabilito dal presidente dell’Ars Ardizzone, che aveva convocato l’Aula per le 10. Ma mancava il Governo all’appello e Ardizzone ha concesso un’ora di slittamento per permettere ai componenti della Giunta di arrivare a Palazzo dei Normanni. Cosa che non è avvenuta. O meglio, voci di corridoio dicono che il presidente fosse presente a Palazzo Reale, ma non si è visto in Aula. Al Presidente dell’Ars non è rimasto che rinviare a martedì della prossima settimana la seduta, invitando l’esecutivo a essere presente “per la trattazione di importanti argomenti che richiedono risoluzioni immediate”.
Sempre ieri mattina anche la commissione Bilancio non ha potuto affrontare il tema dei fondi per le scuole paritarie perché il governo non era presente, comportamento che è stato fortemente stigmatizzato da Ardizzone. “A questo punto dico con fermezza che occorre rispetto per le istituzioni e per il Parlamento. La politica non si fa nei corridoi, si fa in Aula”.
Inevitabili i commenti da parte di chi era presente in Aula. “Non possiamo continuare ad assistere a questi continui ritardi, sia in Aula che in Commissione – ha detto Vincenzo Vinciullo, presidente della Bilancio – è corretta la posizione assunta da Ardizzone. Mi hanno detto che Crocetta era a Palazzo dei Normanni, non si capisce perché non si sia presentato in Aula al momento della convocazione. Il rispetto delle istituzioni è anche rispetto degli orari”. Crocetta ha risposto che si è trattato solo di un malinteso: “Io ero presente, seppure non ancora in Aula. Insieme agli assessori Lantieri e Contrafatto, stavo cercando il presidente della commissione Bilancio Vinciullo”.
Critica l’opposizione con Marco Falcone di Forza Italia e Totò Cordaro (Pid Cantiere popolare). “Stigmatizziamo l’assenza del governo in Aula, che ha impedito di fatto l’approvazione della norma sulle province. Ci troviamo purtroppo di fronte a un comportamento ben poco istituzionale, contraddistinto da una litigiosità tutta interna alla maggioranza e al Pd, che ha creato una paralisi, lasciando ancora nel limbo gli enti, i lavoratori e le aspettative dei territori”.
Tornando alla minifinanziaria, tra gli ultimi articoli approvati nella seduta di mercoledì il n. 7 che sopprime il Fondo siciliano per l’assistenza ed il collocamento dei lavoratori disoccupati istituito presso la presidenza della Regione.
Un emendamento del presidente della commissione Bilancio Vincenzo Vinciullo lascia invece in vita il Centro regionale di progettazione e restauro e il Centro per l’inventario e la catalogazione le cui funzioni dovevano passare in mano al dipartimento ai beni culturali. Dopo una lunga discussione è stato approvato anche il 19 che prevede il rinnovo della convenzione con l’Oasi Maria SS di Troina. Per il triennio 2016-2018 saranno destinati all’Oasi di Troina 5 milioni di euro di cui 4 milioni a valere sul fondo nazionale per le non autosufficienze e un milione a valere sulle risorse del Fondo sanitario regionale. Con la approvazione dell’Art. 20 è stato stanziato un milione di euro per l’aeroporto di Trapani Birgi. L’Assemblea, dopo un lungo dibattito sull’articolo 21 sulla governance dell’Irsap e la liquidazione delle aree di sviluppo industriale, ha approvato anche gli articoli 23 e 24. Quest’ultimo finanzia la commissione per l’emersione del lavoro nero con 30 mila euro per l’anno 2016.

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