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L’Italia e la Sicilia perbene non dimenticano i propri eroi

redazione

L’Italia e la Sicilia perbene non dimenticano i propri eroi

sabato 21 Maggio 2016

Tanti gli eventi previsti in occasione del il 24.mo anniversario delle stragi di Capaci e via d’Amelio

ROMA – Palermo chiama e l’Italia risponde. Oggi 23 maggio, 50 mila studenti di tutto il Paese si uniranno in un grande coro contro la mafia e per la legalità in occasione del ventiquattresimo anniversario delle stragi di Capaci e Via d’Amelio.
Il cuore degli eventi a Palermo, nel ricordo di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo e degli agenti delle loro scorte. Ma l’evento “Palermo chiama Italia”, organizzato dalla Fondazione “Giovanni e Francesca Falcone”, con la Direzione Generale per lo Studente del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, si estenderà a tutto il Paese, toccando altre otto città italiane, in cui cittadini e studenti saranno presenti per dare testimonianza del loro impegno per la legalità.
Dal 2002 la Fondazione “Giovanni e Francesca Falcone”, in collaborazione con il Miur, ha avviato percorsi di educazione alla legalità a livello nazionale che culminano ogni anno nell’evento del 23 maggio, giorno dell’anniversario dell’attentato di Capaci. Dal 2015 la manifestazione, prima concentrata a Palermo, è stata estesa a tutto il Paese. L’edizione 2016 del 23 maggio si svolgerà anche a Milano, Gattatico (RE), Firenze, Napoli, Roma, Pescara, Bari, Barile (PZ).
Le piazze della legalità saranno collegate con l’Aula Bunker del carcere Ucciardone di Palermo a partire dalle 9.45 con una diretta su Rai Uno.
Nell’Aula Bunker saranno presenti, fra le autorità, il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini, il presidente della Fondazione “Giovanni e Francesca Falcone” Maria Falcone, il presidente del Senato Pietro Grasso, il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, il Ministro dell’Interno Angelino Alfano, il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, il presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi, il procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti. Nell’aula ci saranno oltre 800 studenti.

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