Lettera aperta ai Cittadini siciliani - QdS

Lettera aperta ai Cittadini siciliani

Carlo Alberto Tregua

Lettera aperta ai Cittadini siciliani

sabato 21 Maggio 2016

Controllare l’operato della politica

È vero che la responsabilità istituzionale per la grave crisi economica e sociale della Sicilia – molto più accentuata rispetto alla crisi nazionale – è di chi ha avuto il compito di far funzionare la Regione, compito che non è stato per nulla assolto. Ma è anche vero che se chi ha responsabilità si è comportato da irresponsabile, i Cittadini degni di questo nome avrebbero dovuto reagire per costringerli a fare il loro dovere.
Il mandato viene conferito al momento del voto, ma il Cittadino, nei cinque anni che intercorrono da un voto all’altro, non può dimenticarsi di essere Cittadino, per controllare che il mandato  sia eseguito in ottemperanza agli impegni assunti dai candidati eletti.
Quanto precede non è un esercizio dialettico, bensì la sottolineatura che la responsabilità delle cose che non vanno cadono non solo sulla politica, ma anche su coloro che non la controllano, giorno per giorno.
La domanda è la seguente: ma i Cittadini siciliani come dovrebbero controllare e spingere i responsabili delle Istituzioni a fare il proprio dovere?

In primo luogo, agire attraverso i soggetti aggregatori quali le associazioni di volontariato, le associazioni ambientaliste, le associazioni dei consumatori, i sindacati, le organizzazioni delle imprese, gli ordini professionali, le associazioni di professionisti e tanti altri che agiscono ognuno per i propri obiettivi ma dimenticano che se l’ambiente generale non si muove in modo favorevole, gli stessi obiettivi di parte si realizzano poco e male.
In secondo luogo, utilizzando gli arieti, o se volete le fruste cioè i quotidiani regionali e quelle poche televisioni locali, che non si limitano a fare cronaca, ma intervengono nei fatti e nei comportamenti delle Istituzioni locali.
La questione è stata più volte sottoposta ai cortesi lettori, dai quali arrivano risposte di consenso, che però non sono bastevoli, perché oltre alle parole ci vogliono comportamenti non di parte. Infatti, le proteste fatte per le strade da diverse organizzazioni hanno per oggetto quasi sempre i problemi delle stesse, ma non affrontano le questioni di ordine generale.
 

È essenziale, invece, che entri nella testa di ogni Cittadino siciliano, degno di questo nome, come occorra ribellarsi al piattume dei partiti politici, che hanno perso dignità e non sono più consapevoli della funzione assegnata loro dalla Costituzione mediante l’articolo 49: una funzione di collegamento.
Mentre una volta tutti i partiti avevano le scuole di politica, in modo da consentire ai partecipanti di imparare gli strumenti fondamentali della stessa, ora quasi tutti i parlamentari, i consiglieri regionali e comunali sono improvvisati, non conoscono la storia, le tradizioni, il funzionamento amministrativo, le leggi e quant’altro necessario per quell’armamento istituzionale che ogni eletto dovrebbe possedere.
È vero che può essere portato nelle stanze istituzionali anche il Cittadino più ignorante, ma è anche vero che l’ignoranza produce ignoranza e  non benessere. Per sconfiggere l’ignoranza bisogna leggere, informarsi e capire tutti i meccanismi; poi, agire protestando nelle strade e nelle piazze e utilizzando quei quotidiani regionali che da sempre adempiono al proprio dovere, che è quello di mettere in luce le malefatte di chi ha responsabilità pubbliche.

Risorgimento Sicilia è l’ideale delle persone perbene, non un partito, né un movimento. Un ideale che va perseguito con forza e determinazione perché vi sono coloro che si rifiutano di accettare questi fatti, secondo i quali, per sviluppo e occupazione, la Sicilia si trova al 248° posto su 272 regioni europee.
Cari Cittadini siciliani, questa lettera aperta ha lo scopo di richiamarvi alle vostre responsabilità ed al dovere di comportarvi come tali, non da succubi che sottostanno ai prepotenti e a coloro che perseguono interessi personali piuttosto che interessi generali.
Il Quotidiano di Sicilia è al vostro servizio, come strumento per portare le vostre voci all’intera opinione pubblica della nostra Isola, per sensibilizzare le coscienze e per scaldare gli animi, facendoli allontanare dallo sconforto dilagante.
Siate positivi e propositivi: noi siamo qua per operare insieme.

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