A una settimana dalla fine dei poteri speciali non si sa ancora cosa succederà per metà della raccolta. Ecco i risultati dopo 17 anni di emergenze e una spesa di centinaia di milioni di euro
PALERMO – Continua il confronto serrato tra Regione e Governo nazionale, ma attualmente ancora nessun aggiornamento sul fronte della proclamazione dello stato di emergenza per i rifiuti nell’Isola, così come richiesto all’inizio di maggio da Palermo. Lo ha confermato anche Vania Contrafatto al QdS. L’assessore rergionale ribadisce l’attenzione dell’esecutivo nazionale ai problemi della Sicilia e quindi la speranza che la situazione possa evolversi al meglio.
Il tempo, del resto, sta ormai per finire. Manca una settimana alla scadenza del 31 maggio, ultimo giorno utile per procedere al conferimento dei rifiuti attraverso le ordinanze presidenziali che hanno ampliato la capacità ricettiva delle discariche. Dal prossimo mese la metà dei rifiuti quotidianamente prodotti nell’Isola potrebbe divenire un carico non più smaltibile nelle discariche siciliane.
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