Insomma, l’eolico in Sicilia sembra ora essere il pericolo pubblico numero uno ma non solo questo, la rivolta dei cittadini e anche contro le autorizzazioni che vengono date facilmente per perforazioni e ricerca di idrocarburi, persino in mare. I pozzi di petrolio e di gas in Italia sono modesti, molto frammentati e spesso situati a grandi profondità, gli unici giacimenti di petrolio scoperti fino ad ora si trovano in Sicilia, in particolare a Ragusa, Gela e Gagliano. Oltre a questi vi sono anche altri giacimenti sia nella parte orientale dell’isola sia in quella occidentale.
Il motivo di questa rivolta da parte dei cittadini è causato dall’elevatissimo impatto ambientale legato all’estrazione del petrolio, che prevede esplorazioni sismiche, perforazioni, scarti altamente inquinanti, danneggiamento dell’ambiente marino e inevitabili e purtroppo frequenti incidenti. E cosa ha detto il premier Matteo Renzi a riguardo? “Ci hanno detto che l’Italia ripartiva per il prezzo del petrolio basso, ma gli sconquassi geopolitici legati al petrolio mettono in discussione la situazione economica: si sta combattendo una guerra sull’energia”.
Matteo Currenti
Classe III, IPSIA “Capizzi” di Bronte (Ct)