Rosario Crocetta: "Il consuntivo 2015 chiude a +636 milioni di euro" - QdS

Rosario Crocetta: “Il consuntivo 2015 chiude a +636 milioni di euro”

Raffaella Pessina

Rosario Crocetta: “Il consuntivo 2015 chiude a +636 milioni di euro”

mercoledì 01 Giugno 2016

Bilancio regionale e degli enti locali, nomine: conferenza stampa di Crocetta. Confermati Rosario Basile, Patrizia Monterosso e Salvatore Parlato

PALERMO – Il governatore della Sicilia Rosario Crocetta ha detto, nel corso di una conferenza stampa tenutasi ieri pomeriggio a Palazzo d’Orleans, di avere confermato il cda dell’Irfis, l’Istituto appena autorizzato dalla Banca d’Italia ad operare nel libero mercato delle finanziarie con proprio capitale pari a circa 100 milioni di euro. Una sorta di “banca” per le imprese, che potrà fare da mediatrice con gli istituti di credito per garantire ed erogare prestiti alle aziende. Non più con bandi a evidenza pubblica, ma in maniera privata. Confermati quindi Rosario Basile della Ksm, settore sicurezza, Patrizia Monterosso, segretaria generale della Regione e Salvatore Parlato, ex consulente dell’assessore Luca Bianchi.
Firmati anche i decreti a sindaco delle città metropolitane per Leoluca Orlando, Enzo Bianco e Renato Accorinti, rispettivamente per Palermo, Catania e Messina. “Entro settembre – ha aggiunto Crocetta – verrà decisa la data delle elezioni nei Liberi consorzi. Gli attuali commissari resteranno in carica fino al 30 settembre”. Un passaggio obbligato dopo l’approvazione della norma all’Ars che ha previsto la nomina automatica dei sindaci dei capoluoghi a guida delle Città metropolitane. I tre sindaci entrano anche nell’asse delle partecipate delle ex Province, compresi gli aeroporti di Catania e Palermo. E avranno voce in capitolo sulla privatizzazione degli scali, al momento bloccate sia alla Gesap che alla Sac.
Crocetta ha parlato della situazione finanziaria regionale: “Stiamo lavorando da un anno a un accordo che cambierà la storia della Sicilia dal ‘46 in poi. I Comuni potranno chiudere comunque i bilanci in altro modo. È stata esasperata la conflittualità. Tutti sanno che questi soldi arriveranno”. Una dichiarazione fatta evidentemente per il bisogno di spiegare la vicenda dei famosi 500 milioni di euro che continuano a non arrivare nonostante dovuti e alle polemiche che ruotano attorno a questa vicenda. ‘’La chiusura dell’accordo con il governo di Roma sui 500 milioni è imminente – ha garantito Crocetta – Ci sembra una situazione abbastanza pretestuosa dire che i comuni non possono chiudere i bilanci. Con i tempi necessari per l’approvazione dei bilanci degli enti locali, la norma sarà già operativa”.
Il Presidente della Regione ha informato che è stato approvato in Giunta il rendiconto 2015 della Regione, in utile di 636 milioni di euro e che darà il via libera all’operazione di riduzione del 30% del numero dei dirigenti regionali. I fondi serviranno ad abbattere il disavanzo del 2014, che era stato di 6,371 miliardi e che dunque scenderà a 5,735 miliardi. “Abbiamo cambiato passo, non siamo più l’ultima Regione d’Italia – ha detto Rosario Crocetta – Vi invito a trovarne una che ha chiuso in utile. La Sanità è migliorata. Così come la spesa dei Fondi europei. Mentre sulla lotta alla mafia e per la legalità non prendiamo lezioni da nessuno”.
Di tutt’altro avviso i sindacati, sulla situazione economica siciliana. E preannunciano una nuova mobilitazione. “La Sicilia e i siciliani, per superare le emergenze, avviare lo sviluppo e creare buona occupazione, hanno bisogno di un cambiamento vero e radicale – è scritto in una nota di Cgil, Cisl e Uil – Sino a oggi la politica si è occupata solo di giochi di potere e piccole beghe di palazzo senza affrontare alcun problema. Facciamo, quindi, appello a tutti i siciliani per dire: ‘Basta, così non va’. E Cgil Cisl e Uil, dopo la grande manifestazione dello scorso 7 maggio, proseguiranno con iniziative di mobilitazione e di lotta. Senza risposte immediate da parte della giunta regionale, ai cui assessori abbiamo richiesto incontri urgenti per affrontare le vertenze, siamo pronti a dichiarare lo sciopero generale”.

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