Rifiuti: Roma detta, Palermo scrive - QdS

Rifiuti: Roma detta, Palermo scrive

Rosario Battiato

Rifiuti: Roma detta, Palermo scrive

giovedì 02 Giugno 2016

Regole rigide e tempistiche precise: ormai il governo nazionale non fa più sconti sulla fallimentare gestione siciliana. Ancora un’ordinanza per la proroga fino a lunedì, la prossima settimana previsto l’accordo semestrale

PALERMO – Crescita della differenziata, commissariamento dei Comuni poco collaborativi sul fronte del potenziamento raccolta, attivazione di un sistema di recupero dell’evasioni dalle tasse, impianti per la valorizzazione energetica del rifiuto, accelerazione sul fronte della legge di riforma del sistema di gestione e definitiva liquidazione delle Ato Spa. Niente di nuovo rispetto a quanto il governo nazionale predica da tempo, eppure questa volta non si tratta di consigli, perché siamo di fronte a una ricetta da seguire con tempistiche già fissate. In ballo c’è l’agognato accordo semestrale col ministero che permetterà l’ultima proroga per conferire in discarica oltre il limite consentito e che comunque potrà costituire soltanto un periodo di transizione verso un nuovo sistema di gestione.
Martedì scorso Crocetta ha già firmato due ordinanze per provvedere alla crisi imminente che sarebbe scattata dal primo giugno con la fine dei poteri speciali. La prima proroga estende il sistema attuale fino a lunedì, giorno 6, nelle more dell’intesa col ministero dell’Ambiente. La seconda, invece, opera sul fronte delle Srr, fissando l’invio dei commissari già per la fine del mese. 
A fare il punto della situazione è stata l’assessore Vania Contrafatto in vista dell’accordo della prossima settimana. “Siglata l’intesa istituzionale ed emanata la nuova ordinanza di sei mesi – ha spiegato l’assessore –, ci siamo impegnati a trasmettere a Roma entro sette giorni un quadro esaustivo dell’impiantistica funzionante e in via di realizzazione e un crono programma per l’aumento della differenziata che dovrà essere incrementata di almeno il 6 per cento nei prossimi sei mesi”. Altre tappe forzate saranno l’approvazione in giunta, entro il 15 giugno, della riorganizzazione della governance di settore, mentre c’è tempo fino al 30 ottobre per il ddl correttivo dell’ecoincentivo. Quest’ultimo, già inserito nella scorsa legge di Stabilità regionale, era stato in seguito impugnato dal Consiglio dei ministri nella seduta dello scorso 10 maggio. Un’altra scadenza strategica arriverà a metà settembre, termine ultimo per predisporre le forme di contrasto all’evasione del pagamento della Tari. Soltanto un mese per avviare tutte le procedure utili per l’implementazione della raccolta differenziata nei comuni.
C’è un altro fronte ancora aperto: la definizione degli accordi con gli altri presidenti delle Regioni in caso della necessità del trasferimento dei rifiuti via mare, una soluzione che comunque l’assessore Contrafatto ha considerato non prioritaria: “la possibilità di conferire una parte dei rifiuti in altre regioni italiane è prevista, ma non è detto sia necessario”. Inoltre, sempre nei giorni scorsi, Crocetta ha confermato al GdS l’intenzione di emettere entro due mesi i bandi per cinque piccoli impianti per la valorizzazione energetica del rifiuti. Saranno loro a dover smaltire le circa 700mila tonnellate di rifiuti che il governo aveva già fissato per la Sicilia (a fronte però di una differenziata di almeno il 65%) in uno schema di decreto del luglio dello scorso anno inviato alle Regioni.
È stata trasmessa ieri la proposta di intesa che la Regione sta elaborando per la gestione dei rifiuti in Sicilia. “Nella proposta del governo – ha spiegato Crocetta – non c’è né la richiesta di commissariamento, né di poteri speciali. Il piano del governo fa riferimento alla corretta programmazione delle procedure di smaltimento e conferimento nel rispetto delle leggi dello Stato e della normativa europea. Non si consentirà più il conferimento di rifiuti non biostabilizzati e pertanto si dovrà procedere alla tritovagliatura e biostabilizzazione, anche mediante impiantistica mobile”. Per il governo regionale potrebbe essere l’ultima occasione per avviare un nuovo sistema di gestione, oppure crollare.
 

 
Due ordinanze necessarie per evitare l’emergenza e ripartire
 
PALERMO – Due ordinanze per tenere in piedi il sistema e, allo stesso tempo, avviare quella rivoluzione richiesta da Roma con l’implementazione della differenziata e l’avvio di un nuovo sistema di gestione. La prima e più urgente riporta la reiterazione del ricorso temporaneo a una speciale forma di gestione dei rifiuti “nelle more del piano stralcio attuativo per il rientro in ordinario – riportiamo dall’ordinanza – della gestione del ciclo integrato dei rifiuti” per il periodo che va da ieri e fino a lunedì.
Nell’altra ordinanza, invece, si prevede l’avvio straordinario per la piena funzionalità delle Srr. In tal senso chiede all’assessorato dell’Energia di provvedere alla nomina di commissari straordinari cui attribuire poteri “accertativi ed, eventualmente, sostitutivi” nell’ottica di effettuare, entro il 30 giugno, una serie di operazioni: piano d’ambito, adozione e trasmissione della dotazione organica, attivazione di tutte le iniziative per favorire l’incremento delle percentuali della raccolta differenziata, riutilizzo, riciclaggio e smaltimento dei rifiuti, attivazione delle procedure per l’individuazione del gestore del servizio integrato, verifica della procedura di assunzione del personale nelle Srr.

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