Abilitazione per guide turistiche, in Sicilia si vede finalmente la luce - QdS

Abilitazione per guide turistiche, in Sicilia si vede finalmente la luce

Michele Giuliano

Abilitazione per guide turistiche, in Sicilia si vede finalmente la luce

martedì 07 Giugno 2016

Approvato l’elenco degli ammessi al bando del 2014. Oltre 2 mila i partecipanti al concorso

PALERMO – Finalmente sembra essersi davvero messa in moto la macchina della Regione per l’abilitazione delle guide turistiche, sbloccata nel 2013 dopo anni e anni di attesa, oltre un decennio ormai, e quasi un ventennio dall’ultimo concorso. Una vera beffa per un territorio come quello siciliano, ricco di beni e monumenti unici al mondo, in cui il turismo dovrebbe essere la prima risorsa.
Gli ultimi numeri mettono in evidenza che c’è una grande ambizione per ricoprire questo ruolo: sono infatti oltre 2 mila i richiedenti per diventare guida turistica. È di pochi giorni fa, infatti, l’approvazione dell’elenco degli ammessi, a seguito del bando che risale al 2014, agli esami per il riconoscimento dei requisiti necessari alla qualifica per l’esercizio della professione di guida turistica e per l’ampliamento ad altri ambiti linguistici dei già abilitati. Un passaggio fondamentale e decisivo, finalmente, di un percorso che in Sicilia è cominciato quasi dieci anni fa e che ha avuto il culmine nel concorso indetto alla fine del 2014.
 
L’attesa è cominciata nel 2004, subito dopo l’entrata in vigore della legge per la regolamentazione del comparto, che aveva fatto sperare nella possibilità di inserirsi nella professione in tempi celeri, e che invece sembrava aver trovato fine in una chiamata degli aspiranti nel 2011, che però si concluse in un nulla di fatto, a causa addirittura di una controversia giudiziaria finita davanti al Tar di Palermo. Il tribunale amministrativo regionale per la Sicilia, Sezione Prima, aveva deciso infatti di accogliere il ricorso di alcune guide turistiche già abilitate le quali contestarono la mancata attivazione dei corsi di aggiornamento da parte dell’assessorato e la conseguente impossibilità di iscriversi all’albo regionale senza dover affrontare un altro concorso. Un caso di palese mancato rispetto di una legge regionale, la numero 8 del 2004, all’articolo 3 nello specifico, che lo stesso assessorato al Turismo non avrebbe rispettato, e quindi la assoluta necessità di bloccare tutto e rivedere l’impianto del bando.
Insieme alla riapertura dei concorsi di abilitazione, la Regione ha stabilito un ben preciso modus operandi per lo svolgimento dei corsi di preparazione. Primo elemento fondamentale e imprescindibile, la conoscenza delle lingue con un livello minimo ‘B2’, come da classificazione standard europea. Per il resto, i corsi che si sono tenuti in tutte le province e hanno previsto moduli introduttivi per poi approfondire la storia della Sicilia, le tradizioni popolari e religiose, i beni di culto, la geografia turistica, storia dell’arte ed anche tecniche di comunicazione, redazione di itinerari e le lingue straniere.
Il comparto, allo stato attuale, vede l’iscrizione all’albo regionale di oltre 1.200 guide turistiche e si tratta di coloro i quali hanno preso il cosiddetto patentino prima dell’entrata in vigore della legge 8 del 2004. Precedentemente alla promulgazione di questa legge, la possibilità di diventare guida turistica abilitata era ancora regolato dal Regio Decreto n. 448 del 1937, in base al quale era stato indetto l’ultimo concorso, tra il 1999 e il 2000.
Tutto ciò ha scatenato un problema di proliferazione di guide turistiche abusive, con tanto di denunce ufficiali inoltrate dalle organizzazioni di categoria oltre che dagli stessi operatori del settore. La legge definisce la guida turistica come una figura professionale che svolge un’attività prettamente culturale in un ambito territoriale ristretto: gallerie, musei, monumenti e siti di interesse storico-archeologico.
L’operatore lavora prevalentemente per agenzie, musei ed enti di promozione turistica e si occupa di accompagnare persone singole o gruppi nei luoghi oggetto della visita, illustrandone le caratteristiche salienti e richiamandone la storia.

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