Conferenza Regione-Autonomie locali, zero risposte alle criticità dei Comuni - QdS

Conferenza Regione-Autonomie locali, zero risposte alle criticità dei Comuni

redazione

Conferenza Regione-Autonomie locali, zero risposte alle criticità dei Comuni

mercoledì 08 Giugno 2016

AnciSicilia annuncia il via a una fase di mobilitazione che prevede anche azioni clamorose

“Ci dispiace dover constatare che dalla Conferenza Regione–Autonomie locali non sia arrivata nessuna risposta rispetto agli interrogativi, posti da AnciSicilia in occasione dell’assemblea della scorsa settimana alla presenza del ministro dell’Interno, Angelino Alfano e in più il passare del tempo e la mancanza di novità sia sul fronte dell’accordo Stato-Regione e delle sue refluenze sugli Enti locali dell’Isola, sia sul fronte di un possibile provvedimento di differimento del termine per l’approvazione dei bilanci di previsione 2016 determinerà ulteriori drammatiche  conseguenze sui territori aumentando il numero dei Comuni in dissesto e predissesto”.
 
Questa la dichiarazione dell’Ufficio di Presidenza dell’Associazione dei Comuni siciliani, presente alla Conferenza Regione–Autonomie locali, composta, per AnciSicilia dal presidente, Leoluca Orlando, dai vice presidenti Luca Cannata, Paolo Amenta, Giulio Tantillo e Salvo Lo Biundo e dal segretario generale, Mario Emanuele Alvano e per la Regione siciliana dagli assessori regionali Alessandro Baccei e Luisa Lantieri, rispettivamente con delega al Bilancio e alle Autonomie locali.
L’Ufficio di presidenza ha precisato che nel corso dell’incontro è emerso con chiarezza come sia AnciSicilia che il Governo regionale ritengano tanto erronea quanto inapplicabile la norma prevista nell’ultima Finanziaria regionale, secondo cui i Comuni sarebbero costretti ad avviare le procedure di stabilizzazione e, qualora ciò non avvenisse, subirebbero una decurtazione del 50% e del 100% rispettivamente nel 2016 e 2017 con riferimento al contributo regionale per i lavoratori a tempo determinato.
Si è altresì convenuto sull’urgenza e la necessità di convocare una cabina di regia tra Anci, Governo  regionale e parti sociali allo scopo di trovare una soluzione che possa affrontare, attraverso un’intesa con il Governo nazionale, le modalità di stabilizzazione dei lavoratori precari.
 “Si continua così ad alimentare – ha aggiunto l’Organo direttivo dell’Associazione dei Comuni siciliani –  una pericolosissima condizione di incertezza sul piano normativo e finanziario che spinge gli amministratori locali ad assumersi responsabilità personali nella gestione dei propri Enti e fa sì che esplodano situazioni di emergenza legate ai rinnovi dei contratti dei lavoratori a tempo determinato e alla possibilità di erogare i servizi essenziali sul territorio, a cominciare dalla gestione del servizio integrato dei rifiuti e dai più essenziali interventi sociali. Una condizione che alimenta  nei cittadini un senso di sfiducia nei confronti degli amministratori comunali con i conseguenti rischi sul piano della incolumità personale”.
“Considerando che i sindaci – hanno concluso i vertici di AnciSicilia – non saranno più, in molti casi, in condizione di provvedere all’erogazione dei servizi essenziali, auspichiamo che vi sia da parte del ministro dell’Interno, attraverso gli organismi preposti, un intervento urgente”. 
“Si apre da oggi una fase di mobilitazione – ha dichiarato il presidente Orlando –  che in assenza di risposte dai Governi nazionale e regionale, porterà l’Associazione dei Comuni e i sindaci a iniziative clamorose, che saranno proporzionali alla gravità della situazione”.

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