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Palermo – Differenziata, dopo anni di ritardi seconda fase ai nastri di partenza

Gaspare Ingargiola

Palermo – Differenziata, dopo anni di ritardi seconda fase ai nastri di partenza

giovedì 16 Giugno 2016

In settimana inizieranno la distribuzione dei kit e la campagna di informazione in viale Strasburgo. Nel mese di luglio il via anche alla dismissione dei cassonetti dell’indifferenziata

PALERMO – Finalmente – è proprio il caso di dirlo – parte Palermo Differenzia 2. Con tre anni di ritardo. Durante i quali è successo di tutto: beghe burocratiche, ritardi organizzativi, liti fra la Regione e il Comune. Ora, però, è tutto alle spalle: si parte già questa settimana con la fase di start up (distribuzione dei kit e campagna di informazione) alle 8.605 famiglie (per 20.327 residenti) e alle utenze non domestiche di viale Strasburgo, mentre la raccolta porta a porta diventerà effettiva da luglio con la contemporanea dismissione dei cassonetti dell’indifferenziata.
Un intervento che coinvolgerà in totale 50.000 famiglie (per 130.000 abitanti), che andranno a sommarsi a quelli già serviti da Palermo Differenzia 1, attiva dal 2010. E soprattutto che darà respiro al sistema di gestione dei rifiuti del capoluogo in un momento drammatico per la Sicilia, con la prospettiva autentica di dover trasportare i rifiuti fuori dall’isola, con i camion carichi di immondizia che ogni giorno percorrono centinaia di chilometri, con le liti su discariche e termovalorizzatori, con la Regione pronta a sanzionare i Comuni e con il governatore Rosario Crocetta che ha “minacciato” di requisire Bellolampo, riaprendo la guerra con il sindaco del capoluogo e presidente della combattiva Anci Leoluca Orlando.
Dopo la zona Strasburgo toccherà, a step da circa 20.000 cittadini per volta, all’asse Politeama-Massimo (10.338 famiglie e 23.147 residenti – secondo e terzo step), a Borgo Vecchio (3.221 famiglie e 7.628 residenti – terzo step), al centro storico (13.678 famiglie e 28.682 residenti – terzo e quarto step), a Settecannoli (13.824 famiglie e 39.276 residenti – quinto e sesto step).
“Tutte le aree – assicura il Comune – saranno attive entro la fine di novembre (anche se si andrà a pieno regime non prima di un anno, nda). Rispetto a Palermo Differenzia 1, si effettuerà anche la raccolta porta a porta del vetro per rendere più omogenea la tipologia di raccolta e contrastare il fenomeno dell’abbandono di rifiuti indifferenziati attorno alle campane stradali”.
Sarà Palermo Ambiente, cui è stato appositamente modificato il contratto di servizio, ad avviare la campagna di comunicazione e informazione per gli utenti: “Ogni famiglia riceverà un vademecum, facile da consultare e da conservare come promemoria, all’interno del quale saranno riportate in maniera sintetica e semplice tutte le informazioni sui materiali da raccogliere e sulle modalità di conferimento. È inoltre prevista la distribuzione di flyer per una comunicazione rapida e diretta relativamente all’avvio del servizio di raccolta”.
“Oggi – hanno detto all’unisono il sindaco Orlando e l’assessore all’Ambiente Sergio Marino, ex presidente della Rap – stiamo consegnando ai palermitani un pallone e una porta vuota. Spetta a loro, e non è difficile, fare il gol per una nuova qualità della vita a Palermo”. “L’esperienza della Rap, nata dalla fallita Amia – ha aggiunto il primo cittadino del capoluogo –  ci insegna che si può far funzionare il settore pubblico nel settore dei rifiuti. A Palermo, in questo campo non c’è un solo appalto privato e non ci sarà un appalto privato neppure nella città metropolitana, poiché siamo convinti che bisogna liberare questo settore dall’ipoteca affaristica mafiosa. Non è una novità, l’esperienza siciliana ci insegna che i settori a più forte infiltrazione criminale sono proprio quelli dell’acqua, dei rifiuti e ora anche quello dell’energia”.
I mezzi coinvolti sono 17 compattatori grandi, 5 compattatori medi, 3 veicoli combinati a doppia vasca, 37 autocarri leggeri a vasca, 1 autocarro pesante con lift e gru, 2 veicoli con sponda caricatrice, 1 spazzatrice. Le famiglie avranno a disposizione 1.080.000 sacchi in mater bi da 18 litri, 630mila sacchi hdpe da 80 litri, 13mila carrellati da 360 litri, 13mila carrellati da 240 litri, 198mila secchielli da 30 litri, 50mila secchielli da 20 litri, 50mila secchielli da 10 litri, 4 cassoni scarrabili da 30 metri cubi, 100 campane da 2mila litri. “A conclusione di ogni step di avvio che durerà circa un mese e mezzo – informa ancora Palazzo delle Aquile -, si procederà al monitoraggio e al controllo delle modalità di conferimento delle utenze, nonché all’avvio del servizio di ritiro da parte di Rap. Ogni intervento sarà costantemente supportato da informazione e sensibilizzazione delle utenze”.
Immancabile, ormai, a ogni sortita di Orlando sui rifiuti, la polemica con Palazzo d’Orleans: “Vorrei ricordare a qualche assessore regionale che la condizione dei rifiuti in cui si trova la città di Palermo è unica in Sicilia perché abbiamo la discarica pubblica e perché non abbiamo mafiosi o amici di mafiosi in mezzo ai piedi. Forse questo dà fastidio a qualcuno? Invito tutti i cittadini a collaborare per contribuire a rendere Palermo più pulita. Il controllo sociale è molto importante e per questo istituiremo anche per la raccolta differenziata una speciale task force. Ci sarà, infatti, una squadra in borghese, con ispettori ambientali di Palermo Ambiente e Polizia municipale che accerteranno l’eventuale conferimento improprio. E verranno irrogate sanzioni come per gli ingombranti”.
 


L’obiettivo è migliorare risultati finora deludenti
 
PALERMO – Da troppo tempo la percentuale di differenziata a Palermo stagna attorno a un irrisorio 9-10 per cento, che di certo non può accontentare nessuno: “Con l’estensione del porta a porta – ha detto il presidente della Rap Roberto Dolce – gli utenti serviti passano da 130.000 abitanti a 260.000 circa, un passaggio significativo che consentirà il raggiungimento di nuovi risultati percentuali nella raccolta differenziata. I recenti provvedimenti regionali in materia di rifiuti impongono nuovi obiettivi con un aumento di 3 punti percentuale entro il 30 agosto 2016 e un ulteriore aumento di 3 punti percentuali entro il 30 novembre 2016, rispetto ai dati del 2015. Questa nuova azione vedrà coinvolti, con uomini e mezzi, la Rap e Palermo Ambiente coordinati dall’assessorato all’Ambiente”.
Ad andare a scuola di riciclaggio non saranno solo i cittadini ma gli stessi dipendenti della Rap, dirigenti e non, grazie a un protocollo d’intesa con l’Università, “di cui ci avvarremo per formare sui temi dell’ambiente – ha spiegato Dolce – tutto il personale. Si avvieranno studi su come utilizzare al meglio l’attuale impianto di Bellolampo (Tmb e discarica) e nel contempo verranno avviate dall’Università ricerche innovative. Con l’amministrazione di Palazzo Steri, inoltre, avvieremo quanto prima la raccolta differenziata all’interno della cittadella universitaria. Il raggiungimento di maggiori percentuali di differenziata a Palermo potrà consentire il prolungamento della vita della discarica e la realizzazione del compost attraverso l’organico”.
C’è anche chi, come il consigliere comunale Orazio La Corte di Leva Democratica, pensa che l’azienda di piazzetta Cairoli potrebbe fare di più istituendo le isole ecologiche previste dal regolamento Tari approvato dal Consiglio comunale, “in modo tale da consentire ai cittadini virtuosi che effettuano la raccolta differenziata, anche laddove non c’è il porta a porta, di avere una riduzione sulla tariffa. L’avvio delle isole ecologiche nelle otto circoscrizioni cittadine era previsto a partire dal 2014: in due anni e mezzo però la Rap non ha fatto nulla”. Per La Corte il porta a porta da solo non basta, “come dimostrano i dati di ‘Palermo Differenzia 1’, scesi dal 60% al 40%”.

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