Formazione, si parte con l'Avviso 8 al lavoro andranno solo in 4 mila - QdS

Formazione, si parte con l’Avviso 8 al lavoro andranno solo in 4 mila

Michele Giuliano

Formazione, si parte con l’Avviso 8 al lavoro andranno solo in 4 mila

giovedì 16 Giugno 2016

In via di pubblicazione venerdì prossimo sulla Gazzetta ufficiale della Regione il nuovo bando. 136 mln anzicché 167. La novità è il riferimento al “repertorio delle qualificazioni”

PALERMO – Ai nastri di partenza il nuovo bando per l’avvio dei corsi di formazione collegati all’Avviso 8.
Venerdì 17 giugno, come annunciato dall’assessore regionale Bruno Marziano, la pubblicazione in gazzetta. Finalmente la Regione partorisce il nuovo piano, stoppato ben due volte negli ultimi mesi: prima per un errore nella scelta dei parametri per accedere ai finanziamenti, poi per il ricorso di un ente vinto al Tar dove è stata accolta la sospensiva perchè sarebbe stato dimostrato che con questo nuovo sistema di accesso ai finanziamenti si penalizzavano le realtà più piccole.
L’assessorato quindi è stato costretto a rivedere tutto ed a pubblicare per la terza volta il bando, cassando le parti che erano state contestate in passato, nella speranza che questa volta vada tutto liscio. Ci sono però amare sorprese per gli enti ed i lavoratori del settore.
Così come aveva annunciato lo stesso assessore ci sarà una cura dimagrante. Il nuovo bando, infatti, scende a 136 milioni di euro e darà spazio “soltanto” a 4 mila lavoratori. Il che significa che altrettanti, regolarmente iscritti nel’albo degli operatori, resteranno fuori dai giochi.
Per l’esattezza i fondi saranno così suddivisi: 95 milioni serviranno per finanziare corsi inerenti al ramo “occupazione”, quindi per “l’inserimento e l’occupazione dei disoccupati di lunga durata e dei soggetti con maggiori difficoltà di inserimento lavorativo”; i restanti 41 milioni invece finanzieranno corsi per l’istruzione e la formazione rivolti a persone adulte con bassa scolarizzazione che avranno l’intenzione di innalzare il loro titolo di studio.
I corsi, complessivamente, sono rivolti a disoccupati e inoccupati di età compresa tra i 18 e i 65 anni. La grande novità di questa edizione è rappresentata dall’attuazione del ‘Sistema Regionale di Certificazione delle Competenze’. Il Repertorio delle qualificazioni si configura come uno strumento dinamico e costantemente aggiornabile sulla base dei fabbisogni professionali e formativi del contesto produttivo regionale, al fine di facilitare la progettazione dell’offerta formativa in coerenza con tali fabbisogni, permettere l’erogazione dei servizi di individuazione, validazione e certificazione delle competenze comunque acquisite e facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Il “Repertorio delle qualificazioni” della Regione Siciliana è costituito dalle seguenti tipologie di standard: figure nazionali di riferimento per le qualificazioni Iefp, Ifts, Its come articolate nella rispettiva normativa nazionale di riferimento. Guardando più in là invece c’è anche la novità della fresca approvazione della riforma della formazione in V commissione “Cultura, Formazione e Lavoro” dell’Ars.
Non sono comunque mancate a tal proposito le polemiche con l’accusa rivolta a parlamentari e Giunta di avere evitato il confronto con i sindacati: “Niente segreti – hanno afferma Marziano e il presidente della commissione Marcello Greco – poiché le audizioni e il confronto con le parti sociali e le associazioni degli enti di formazione si sono sviluppate prima dell’approvazione dei singoli articoli. Inoltre, la decisione di procedere all’approvazione del disegno di legge è stata annunciata tramite l’inserimento all’ordine del giorno per più di un mese dello stesso e in questa fase non è pervenuta alla commissione alcuna richiesta di audizione. Per questo si è ritenuta esaustiva la fase di confronto”.

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