Tutto è possibile anche l'impossibile - QdS

Tutto è possibile anche l’impossibile

Carlo Alberto Tregua

Tutto è possibile anche l’impossibile

mercoledì 22 Giugno 2016
La fortuna di Tom Cruise è anche nell’avere interpretato (e prodotto) diversi film intitolati Mission impossibile. Ma poi, nonostante le innumerevoli e apperentemente insuperabili difficoltà, tali missioni si sono concluse positivamente.
Questo significa che il limite delle nostre azioni è nella nostra testa, dalla quale dovrebbe scaturire un’indomabile voglia di affrontare le difficoltà per superarle, mentre spesso siamo presi da una sorta di ritrosia e ci accartocciamo su noi stessi.
Ovviamente non dobbiamo cadere nel gravissimo errore di chi viene preso dal delirio di onnipotenza, sapendo bene che i nostri mezzi sono limitati, che noi siamo piccola cosa quasi inesistente nell’Universo e che le nostre forze hanno una modestissima capacità d’azione.
Quanto precede sembra in contraddizione con la voglia di raggiungere traguardi impossibili, ma se ci pensate bene non lo è perché la consapevolezza dei nostri mezzi limitati deve essere supportata da una volontà forte che ci consenta di fare il possibile, anzi l’impossibile.

Il gufo disse: “Il mio solo torto è che vedo chiaro di notte”. Il che ci sembrerebbe una contraddizione, ma non lo è perché la frase non si riferisce alla vista degli occhi, ma a quella dell’intelligenza.
I nostri cinque sensi (vista, udito, olfatto, gusto e tatto) sono un tutt’uno, tanto è vero che i ciechi percepiscono situazioni di cui i vedenti non si accorgono. Con l’odorato si acquisisce la capacità di sentire profumi o lezzi solo se si sta attenti. Molti si abituano ai cattivi odori e poi non ci fanno più caso. Altri si abituano al profumo dei boschi e dei fiori, e poi non ci fanno più caso. è la nostra voglia che potenzia i sensi e l’intelligenza che li usa come sensori e percettori.
Vi sono comportamenti abituali: alcuni dicono bugie. Ad essi sembra di auto-proteggersi non dicendo la verità, mentre proprio quest’ultima è la forza di chi vuole vivere percorrendo la retta via.
E allora c’è un’espediente: abituarsi a dire sempre la verità come se fosse una bugia. In tal modo tutto diventa più scorrevole e facile. Chi si comportasse in questo modo acquisirebbe una forza  che non è la propria, ma quella della verità stessa, che non può essere contraddetta neanche da falsificatori che hanno sempre il fiato corto.
 

Nell’affrontare la vita di tutti i giorni, alle volte, vi sono salite di sesto grado, per cui c’è il detto di chi si arrampica sui vetri. Certo è quasi impossibile, ma se usassero le apposite ventose anche arrampicarsi sui vetri diventerebbe possibile.
C’è chi ha paura di tante cose e spesso della propria ombra. Invece, la paura è una grande forza perché proprio da essa, chi ne ha capacità, trae il coraggio. Più forte è la paura,  più coraggio riusciamo ad acquisire. In fondo, la vera grande paura è quella di avere paura. In questo caso ci si avvita in una spirale senza fine che ci fa perdere la cognizione della realtà ed anche la consapevolezza che dentro di noi c’è una forza con la quale possiamo esprimere la volontà di raggiungere traguardi anche inimmaginabili.
Comprendiamo che vivere con coraggio e forza mentale non sia semplice, ma non c’è un altro modo per percorrere questo tratto di vita terrena, salvo avvilirsi, rattrappirsi, rinchiudersi in se stessi, non guardare in faccia la realtà, anzi esserne soverchiati.

In questo quadro, qualcuno sostiene che l’amore in senso lato è tutto e che sia una di quelle forze che consente di  affrontare situazioni impossibili. Ma un umorista sosteneva che l’amore è tutto, a condizione che non diventi troppo.
In questa battuta c’è un fondo di verità perché ogni cosa deve avere il giusto equilibrio, deve consentire di miscelare le circostanze positive e quelle negative, ovviamente dando prevalenza alle prime rispetto alle seconde.
Insomma, vedere sempre e sistematicamente il bicchiere mezzo pieno. A che serve infatti vederlo mezzo vuoto? Solo a deprimersi e diventare delle Cose anziché vivere come Persone. Ed è proprio questa scelta che dobbiamo fare quando siamo molto giovani, forse già a tredici anni. Cosa vogliamo fare da grandi? Cosa vogliamo essere? Quali obiettivi vogliamo raggiungere?
Ci troviamo spesso di fronte ad un bivio che comporta decisioni. Bisogna prendere quella che ci pare giusta anche se qualche volta sbagliamo. Errare humanum est, perseverare autem diabolicum.

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