Il processo di alienazione degli immobili è un flop in tutti e nove i capoluoghi: mancano all’appello 22 mln €. Le proprietà si svalutano e si pagano Imu e, quando si fanno, le manutenzioni

PALERMO – Politiche di gestione degli immobili comunali fallimentari e tali da produrre, alla lunga, un cronico squilibrio tra entrate e spese, che in una fase già difficile per i Comuni, costretti a far fronte a una rigida politica di tagli messa in atto da Stato e Regione, complica una situazione già delicata.
Per avere contezza del fenomeno, abbiamo esaminato i bilanci di previsione e i rendiconti dei capoluoghi siciliani per l’esercizio del 2014 e abbiamo ricavato numeri che tracciano un quadro ben definito del fenomeno: per il capitolo delle alienazioni immobiliari, infatti, la differenza totale tra le entrate previste da tutti i Comuni capoluogo e quelle effettivamente riscosse è di oltre 22 milioni di euro.
Un totale che solleva molti dubbi sulla capacità degli Enti di gestire il proprio patrimonio immobiliare.