Gestione rifiuti, la situazione degenera - QdS

Gestione rifiuti, la situazione degenera

Rosario Battiato

Gestione rifiuti, la situazione degenera

martedì 12 Luglio 2016

Discariche sempre più sature e file di autocompattatori sono il sintomo più evidente di una crisi che non accenna a risolversi. Legambiente e amministratori locali protestano contro le inefficienze e i ritardi della Regione

PALERMO – L’immagine di copertina dell’ennesima crisi isolana dei rifiuti arriva dagli autocompattatori carichi di immondizia che ieri hanno sfilato sotto Palazzo d’Orleans accompagnati dalle proteste di diversi amministratori locali. Sulla Regione la tenaglia si continua a stringere e sempre meno spazio di manovra sembrano avere Crocetta e i suoi. Così se da una parte troviamo gli amministratori sul piede di guerra, dall’altra ci sono state delle dichiarazioni molto precise del ministro Galletti in merito al rispetto dei tempi contenuti nell’ordinanza crocettiana del 7 giugno.
Alla fine della settimana scorsa il ministro Galletti, in visita a Catania, aveva rilasciato una dichiarazione accomodante, probabilmente nel tentativo di congelare una situazione che stava rapidamente degenerando in seguito alla presenza delle discariche improvvisate lungo le strade e dei primi roghi notturni. Insomma, consuete scene dall’emergenza. Se per il ministro “commissariare è sempre una soluzione estrema, ed è una cosa che io non voglio prendere in considerazione”, è anche vero che “in Italia ci sono regole che funzionano, quindi è una questione di volontà” e “non posso commissariare la volontà, ci penseranno i cittadini a farlo per gli amministratori che non fanno il loro mestiere”.
Anche sul futuro Galletti è stato chiaro: “È stato fatto un accordo con Regione e Comuni con obiettivi chiari e tempi per la realizzazione certi per rendere la Sicilia autosufficiente per lo smaltimento dei rifiuti”. Tuttavia bisogna fare attenzione “perché se ci saranno ulteriori ritardi siamo a un passo dall’emergenza”. A leggere tra le righe sembra chiara l’aria che si respira dalle parti romane: Crocetta ha tutti gli strumenti per risolvere la crisi e se non dovesse riuscirci sarà una responsabilità tutta isolana. A quel punto Roma, così come avvenuto in altri settori quali la depurazione, sarà pronta ad esercitare il potere sostitutivo.
A puntare il dito contro le presunte inadempienze regionali, scandite proprio nell’ordinanza commissariale di inizio giugno e derivata da un preciso accordo col ministero, è stata Legambiente che ha sottolineato come siano trascorsi “due settimane dal presunto accordo fra la Regione siciliana e Roma e ancora nulla è stato fatto”. In effetti le discariche continuano a essere al collasso e la legge di riforma non è ancora approdata all’Ars, mentre l’allarme igienico sanitario lanciato da sindaci potrebbe presto degenerare e diventare un’altra emergenza nell’emergenza.
Le ragioni della crisi sono ormai sufficientemente ovvie. Le discariche isolane sono sature e sempre più incapaci di gestire i flussi, anche a fronte dell’ultima ordinanza che ha distribuito il conferimento dei rifiuti tra i siti rimanenti, fornendo la possibilità di agire in deroga rispetto ai numeri ordinari. Una crisi testimoniata ormai da giorni dalle lunghe code degli autocompattatori che attendono il proprio turno per conferire nelle discariche. E non sempre ci sono riusciti. La situazione è particolarmente grave nel palermitano, ma anche altre province non ne sono escluse. Diversi sindaci, intanto, hanno emanato ordinanze per evitare il conferimento nei cassonetti, ma non si può di certo pensare che la situazione si possa risolvere in questo modo.
 


Particolarmente complessa la situazione a Palermo
 
PALERMO – Due giorni fa Crocetta ha convocato i sindaci del palermitano ai “quali si impedisce di conferire i rifiuti nella discarica di Bellolampo”. Poi l’attacco: “ho emesso un’ordinanza ai primi di giugno che non viene rispettata. La Rap che gestisce la discarica palermitana nonostante abbia i sistemi di biostabilizzaizione adeguati si rifiuta di fare scaricare altra immondizia”. Crocetta ha ribadito che “la Rap dipende dal Comune guidato dal sindaco Orlando, che da un lato organizza le proteste e dall’altro ostacola la soluzione del problema”. Il primo cittadino del capoluogo ha affidato la risposta a un comunicato apparso sul sito del Comune. “Oggi la discarica continua ad essere a disposizione del territorio e di tutti i territori”. Pronta anche la replica a Crocetta e Contrafatto, che avrebbero tenuto un atteggiamento double-face perché “da un lato esplicitamente invitano le amministrazioni comunali e i cittadini a violare la legge, proponendo un sovraconferimento a Bellolampo ed il ricorso a soggetti privati individuati al di fuori delle norme e dall’altro minacciano denunce contro chi viola la legge”. Per affrontare l’emergenza Orlando ha chiesto un tavolo nazionale.

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