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Palermo – Rifiuti, Leoluca Orlando in visita a Bellolampo

Gaspare Ingargiola

Palermo – Rifiuti, Leoluca Orlando in visita a Bellolampo

venerdì 22 Luglio 2016

Durante la conferenza stampa si è discusso dell’attività della discarica e dell’impianto Tmb. Annunciati provvedimenti per l’ampliamento, ma la struttura è ancora in sofferenza

PALERMO – L’avvio del progetto preliminare per la settima vasca di Bellolampo, l’istituzione di un tavolo permanente Regione-Anci-Città metropolitana di Palermo per l’emergenza rifiuti, la realizzazione, da lunedì, di una stazione di trasferenza presso l’ex area Unieco in grado di gestire 500 tonnellate di rifiuti al giorno.
Sono queste le notizie emerse dalla visita organizzata dal sindaco metropolitano di Palermo, Leoluca Orlando, presso l’impianto di Trattamento Meccanico Biologico alla discarica di Bellolampo. Un impianto essenziale per consentire ai Comuni del palermitano, nel marasma dell’ennesima emergenza rifiuti che si è abbattuta sulla Sicilia, di appoggiarsi alla discarica del capoluogo. Una struttura imponente e all’avanguardia, che trasforma l’immondizia in un materiale inerte che non emana odori nauseabondi e non produce percolato, così da scaricare in discarica un prodotto molto meno inquinante. Insomma, dal primo luglio è in atto “una vera rivoluzione”, come l’ha definita il presidente della Rap Roberto Dolce, presente alla visita istituzionale insieme ai consiglieri d’amministrazione Alessandra Maniscalco Basile e Maurizio Miliziano, perché per la prima volta non si scarica indifferentemente il rifiuto ma si cerca di pre-trattarlo in via industriale. Che sia l’antipasto della costruzione in Sicilia degli inceneritori?
“Per me – ha sostenuto Orlando – ne possono costruire pure mille, in ogni Comune o condominio, come succede in altri civilissimi Paesi, purché ci siano regole certe e criteri precisi e si tratti di impianti a emissioni zero”.
Tornando all’attualità, al momento il Tmb è in sofferenza perché, autorizzato per 750 tonnellate, ne gestisce mille al giorno (con punte di 1.300, come nel giorno della visita) e le code dei camion provenienti da tutta l’ex Provincia si allungano all’ingresso dell’impianto: “E così – ha sottolineato il sindaco metropolitano – , invece di arrivare, scaricare, e tornarsene in paese per un altro ciclo di raccolta, perdono tempo e causano costi aggiuntivi”. La consigliera Basile ha ammesso che “a volte siamo costretti a rimandare indietro i camion pieni causando disagi nella raccolta, anche a Palermo”.
L’ingorgo dovrebbe risolversi la prossima settimana, quando entrerà a regime il Tmb mobile da 150 tonnellate l’ora destinato al trattamento dei rifiuti dei comuni della Provincia: “Attualmente 27 Comuni sono assegnati al Tmb fisso e gli altri all’impianto mobile. Le eventuali eccedenze le carichiamo sull’impianto mobile, ma per evitare che vada in tilt abbiamo previsto con la Regione, a partire da lunedì, una stazione di trasferenza (per la raccolta cioè dei rifiuti scaricati dagli autocompattatori provenienti dagli altri comuni dell’area metropolitana, che al momento sono costretti a mettersi in fila nella strada che sale lungo la collina, nda), gestita dalla stessa società che si occupa del trattamento mobile, per ridurre lo stress sia per gli impianti sia per gli auto compattatori”. “Abbiamo dovuto portare la lavorazione del Tmb da 750 a 950 tonnellate giornaliere – ha spiegato Dolce -, riorganizzando anche i turni di lavoro e trasferendo personale dai servizi in città presso la piattaforma di Bellolampo. In più si renderà necessario un aumento della forza lavoro domenicale, avendo riguardo in ogni caso agli equilibri economici dell’azienda”.
La situazione nell’isola è ancora critica e si continua a vociferare di un commissariamento, specie dopo la durissima relazione della Commissione parlamentare Ecomafie. “L’importante è che non venga nominato commissario chi ha creato il guasto. Come affidare la raccolta del sangue a Dracula – ha attaccato Orlando -. La Regione deve dare una risposta sugli arretrati altrimenti non usciremo mai dall’emergenza. In questo momento nelle strade e nelle autostrade siciliane ci sono quattromila tonnellate di rifiuti, mille solo nel palermitano”. Poi il professore ha bacchettato ancora una volta i comportamenti incivili dei palermitani: “Il conferimento improprio nei cassonetti di frigoriferi, lavastoviglie, pezzi di cemento, perfino una Smart, costringe gli operatori a un lavoro oneroso di selezione che causa ulteriori ritardi. Ricordo che il servizio di ritiro degli ingombranti è gratuito”.
Quanto alle criticità sulla raccolta differenziata, che a Palermo come nel resto della Sicilia registra ancora percentuali insoddisfacenti, Orlando ha difeso l’operato della propria Amministrazione: “È partita la seconda fase del porta a porta con la consegna dei kit che terminerà entro agosto. Entro il 31 dicembre si arriverà al 15% di raccolta differenziata in città, che è comunque un progresso. Accanto alla differenziata, abbiamo avviato la raccolta di prossimità, partendo da Borgo Nuovo, che intendiamo replicare in altri quartieri, e attiveremo le isole ecologiche. Entro la fine del prossimo anno la differenziata a Palermo arriverà al 40%”. Anche perché a lungo andare Bellolampo non basterà più: “Abbiamo approvato il progetto preliminare della settima vasca – ha annunciato Dolce -, stiamo acquisendo i pareri perchè è evidente che se la discarica raccoglie i rifiuti di tutta l’ex Provincia la vita della sesta vasca diminuisce”. Una discarica pantagruelica, che un giorno potrebbe aver bisogno “di un apposito ramo d’azienda, ovviamente pubblico, viste le dimensioni raggiunte, perché non è più solo una discarica”.

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