Allevatori: arrivano i contributi - QdS

Allevatori: arrivano i contributi

Michele Giuliano

Allevatori: arrivano i contributi

mercoledì 27 Luglio 2016

Dalla Regione l’annuncio dello stanziamento 2015: da tempo bloccate le attività per la categoria. Erano rimasti fermi per protesta il registro dei libri genealogici e i controlli sui capi e sul latte

PALERMO – Una boccata d’aria per i lavoratori dell’Associazione allevatori (Aras, Associazione regionale allevatori della Sicilia). L’assessore regionale all’Agricoltura, Antonello Cracolici, ha incontrato i rappresentanti sindacali di categoria e ha annunciato che sono stati disposti i pagamenti relativi alla quota nazionale 2015, e che a seguire verranno erogate le somme di competenza regionale.
“Tutto ciò consentirà all’amiministrazione dell’Aras di erogare alcune delle mensilità arretrate ai lavoratori che hanno determinato il blocco delle attività dedicate agli allevatori – afferma Cracolici – come la tenuta del registro dei libri genealogici e i controlli funzionali sui capi e sulle quantità e qualità di latte”.
Un piccolo aiuto per l’Aras, società a partecipazione pubblica della Regione che proviene da anni di crisi dovuta a gestioni precedenti poco attente e messe in aperta discussione dalle sigle sindacali, che ne contestano la produttività e l’efficacia. Una situazione ormai insostenibile per i lavoratori, che mesi fa avevano proclamato lo stato di agitazione sospendendo ogni tipo di attività. Nonostante l’approvazione di contratti di solidarietà e la fuoriuscita di 32 lavoratori, non era stato possibile, infatti, ricominciare a pagare gli stipendi, con gravissimo danno a numerose famiglie, rimaste in arretrato di quasi un anno di retribuzione.
Una situazione, dicono i sindacati, dovuta all’utilizzo improprio dei contributi pubblici che, dai servizi e dalle retribuzioni, vengono dirottati al pagamento di contenziosi scaturiti dalla cattiva gestione dell’Aras conseguente a sette anni di commissariamento. Una scelta che non ha comunque prodotto nulla di positivo e propositivo per il comparto, ma ha tenuto l’associazione per diversi anni in una situazione di stagnazione e disagio per i lavoratori, accumulando ritardi e portando a nulla di nuovo per lo sviluppo del comparto intero. Ai lavoratori, hanno detto i sindacati Flai, Fai, Uila e Confederdia, non vengono neppure rimborsate le spese di trasferta.
I sindacati hanno quindi chiesto alle istituzioni regionali di approvare una legge organica per il comparto zootecnico che garantisca qualità dei servizi agli allevatori e stabilità lavorativa ai dipendenti. E proprio in tal senso si è pronunciato l’assessore Cracolici. “Ho chiesto al direttore dell’Aia, l’Associazione Italiana Allevatori da cui dipende l’Aras, di favorire l’efficienza dell’associazione per garantire gli interessi degli allevatori – dichiara – e ho ribadito l’orientamento del governo di consentire il rinnovo elettivo degli organi dell’associazione, per mettere fine a 7 anni di commissariamento”.
L’associazione regionale allevatori della Sicilia nasce nel 1950 su iniziativa di alcuni Consorzi provinciali allevatori al fine di concertare e sostenere programmi di miglioramento zootecnico per le aziende, in modo da coordinarsi e insieme creare nuove opportunità di sviluppo per l’intero settore dell’allevamento.
A partire dagli anni ‘60 e fino ad oggi l’organismo, attraverso una serie di attività, molte delle quali svolte su delega delle Comunità europea, dello Stato e della Regione, ha creato una rete di servizi tecnici, scientifici, di promozione dei prodotti attraverso la collaborazione e il sostegno degli organismi ad essa aderenti, quali i Consorzi provinciali allevatori, le organizzazioni di produttori, i Consorzi di tutela dei prodotti ed altri organismi operanti nel settore.

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