Catania - Piano regolatore generale, continuano i dissapori - QdS

Catania – Piano regolatore generale, continuano i dissapori

Melania Tanteri

Catania – Piano regolatore generale, continuano i dissapori

venerdì 29 Luglio 2016

Sebastiano Arcidiacono: “Non convince quanto dice l’amministrazione, cioè che deve essere a livello di città metropolitana”. Necessaria a Catania pianificazione che non consumi suolo, ma riqualifichi il territorio

CATANIA – Tutti vogliono il Piano regolatore generale. Se non tutti, molti, soprattutto tra le associazioni e gli ordini professionali, convinti che occorra per Catania una profonda pianificazione del territorio che non consumi suolo ma riqualifichi e soprattutto detti regole in un settore che di regole non ne ha da cinquant’anni. Se n’è parlato in aula consiliare dove, su inzizativa del vicepresidente del Consiglio, Sebastiano Arcidiacono, del presidente della commissione urbanistica, Rosario Gelsomino e di altri consiglieri comunali, si sono confrontati architetti e ingegneri, ambientalisti e costruttori sull’“assenza” dell’atto, di cui la città è priva da decenni.
“Un dibattito che intendiamo proseguire – afferma Arcidiacono – all’interno delle istituzioni. Non ci convince quanto affermato dall’attuale amministrazione, ovvero che la pianificazione urbanistica debba essere fatta a livello di Città metropolitana, anche perché la legge non vieta ai Comuni di proseguire nella programmazione”.
Il riferimento è a quanto affermato in materia dall’attuale Giunta, sin dal suo insediamento, di voler progedere alla redazione di un Piano regolatore che coinvolga i Comuni del nuovo ente nato con la cancellazione delle Province. “Questa impostazione non crediamo sia quella giusta – prosegue Arcidiacono – per questo non solo proseguiremo nel dibattito, ma presenteremo presto un documento, redatto da associazioni, ordini professionali, imprese, per dare il nostro contributo a quella che pensiamo essere una necessità per Catania”.
A fare eco al vicepresidente del Consiglio è Confcommercio, i cui esponenti rilanciano quanto già affermato da Arcidiacono.
“Le ragioni per cui il Prg di Catania debba essere fatto – afferma il presidente dell’As.Com Confcommercio Catania Giovanni Saguto – stanno nel rispetto delle attuali normative che prevedono l’obbligo di redigere lo strumento urbanistico, così come confermato dalla Regione Siciliana anche con riferimento ai Comuni dell’area metropolitana nel corso di una corrispondenza con lo stesso Comune di Catania. L’incontro organizzato con le forze sociali cittadine in seno al Consiglio Comunale – prosegue – è stato decisamente utile per aver permesso di individuare un percorso che è, appunto, quello del Prg. Aggiungiamo che bisogna redigere anche il piano commerciale e di quello delle aree pubbliche in quanto strumenti di gestione del territorio – precisa – e che va fatto un Piano che escluda un consumo del suolo, che permetta ed organizzi l’utilizzo degli involucri esistenti, che intervenga in termini di servizi, che affronti l’atavica questione degli involucri abbandonati da decenni”.  L’associazione dei commercianti è critica anche sulla Variante del centro storico, atto urbanistico che, secondo l’assessore al ramo, Salvo Di Salvo, costituirebbe il preludio di una pianificazione successiva, di più ampio respiro. “è un piano senz’anima – dichiara Francesco Sorbello vice direttore provinciale di Confcommercio –  e privo di una visione strategica sul ruolo che deve avere il centro storico, sui contenuti e funzioni che alcune aree devono ospitare e, pertanto, sulle relative destinazioni d’uso”.
Ma Di Salvo difende le scelte dell’amministrazione. “Abbiamo sin da subito iniziato un ragionamento con le forze sociali, le organizzazioni e le associazioni – spiega l’assessore – per un processo di programmazione condiviso. Questo ci ha consentito di raggiungere alcuni importanti obiettivi, come l’approvazione del regolamento edilizio e la variante al centro storico, primo atto urbanistico dopo decenni”. Secondo Di Salvo, “una volta adottate le direttive di area vasta – conclude – i Comuni dell’Area metropolitana potranno conformare le proprie visioni”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017