Vincenzo Cusumano, neodirettore dell'Istituto regionale vite e olio - QdS

Vincenzo Cusumano, neodirettore dell’Istituto regionale vite e olio

Michele Giuliano

Vincenzo Cusumano, neodirettore dell’Istituto regionale vite e olio

venerdì 05 Agosto 2016

Si è insediato il neodirettore dell’Istituto regionale vite e olio, Vincenzo Cusumano. Confermate tutte le attività. L’intenzione è di potenziare la compagine di operatori che si occuperanno dei controlli del prodotto

PALERMO – L’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio ha ormai da alcuni giorni un nuovo direttore. Vincenzo Cusumano, sebbene insediato da poco, ha però le idee chiare su ciò che è importante per l’ente che si trova a dirigere: “Risanare la situazione economico-finanziaria dell’ente mantenendo, in un’ottica di razionalizzazione, le attività  istituzionali, di promozione e di certificazione dell’ente”.
Una politica di aggiustamenti e correzioni, quindi, e non tagli netti, che serviranno a rilanciare l’Irvo, “perché sarà proprio da queste attività di promozione, ricerca e certificazione – sostiene Cusumano – che l’ente troverà le risorse per sollevarsi ed andare avanti”.
Programmi chiari e obiettivi che vanno dalla ristrutturazione nel breve periodo fino a più ampi orizzonti per il futuro a medio e lungo termine. Un programma di lavoro che interverrà ad ampio raggio, sia nei campi più tradizionalmente gestiti dall’istituto, sia dal punto di vista della promozione e diffusione del prodotto, sia sui mercati nazionali che esteri, per presentare all’esterno un’immagine più nuova e attraente del prodotto vino e del prodotto olio. Non per nulla, il neo direttore Cusumano vanta lunghi anni di esperienza nel campo agroalimentare. Nato nel 1965, ha conseguito la laurea in Scienze Agrarie presso l’Università degli studi di Palermo, dove si è anche specializzato in Economia con il massimo dei voti, e a seguire ha conseguito un master in Marketing agroalimentare al Formez di Napoli. Dal 1990 al 1993 lavora a Roma alla Direzione delle Politiche comunitarie del ministero delle Politiche agricole, dove approfondisce le sue competenze nella presentazione e gestione dei progetti comunitari e nei rapporti con Bruxelles. Allo stesso tempo, collabora con importanti società nel campo delle ricerche di mercato, occupandosi di promozione e posizionamento efficace del prodotto. Dal 1993 lavora presso la Regione Siciliana come dirigente esperto in marketing agroalimentare, occupandosi in team della valorizzazione dei prodotti tipici della Sicilia, giungendo, nel 2001, alla direzione di alcune aree e servizi dell’assessorato Agricoltura.
Sempre nel campo agroalimentare, ha portato avanti i suoi interessi e le sue passioni, mettendo a disposizione le sue conoscenze, come presidente dell’associazione “Strada del vino Alcamo Doc”, prima strada del vino costituita in Sicilia, fino a febbraio di quest’anno. E adesso le sue competenze e la sua preparazione sono a disposizione dell’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio che, a detto del suo nuovo direttore ha ampiamente dimostrato la sua valenza sul territorio e sul settore vitivinicolo in particolare. “Tutto questo lavoro ovviamente non andrà perduto – sottolinea Cusumano – ma valorizzato e rimodulato, accelerando anche l’attività intrapresa sulla certificazione Igp dell’olio siciliano”.
Prioritaria al riguardo nel programma di rinnovamento dell’Irvo, l’intenzione di potenziare la compagine di operatori che provvederà ai controlli sul campo ed alle certificazioni, in modo da sostenere il prodotto tipico, garantendone allo stesso tempo la qualità, elemento cardine per una distribuzione efficace e che porti a risultati economici concreti.
Così come si punterà sul connubio del vino e dell’olio con il territorio: “E’ ormai risaputo quanto il vino faccia da volano al territorio – sostiene Cusumano – bisogna adesso metterlo in pratica attraverso nuove modalità ed in sinergia con l’assessorato regionale all’Agricoltura”.

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