Aree verdi quasi dimenticate, mobilità insostenibile ed efficientamento energetico degli edifici pubblici all’anno zero. Copiare i modelli virtuosi del Nord Italia per iniziare a colmare il gap
PALERMO – Una città con numerosi spazi verdi, curati e a disposizione dei cittadini; un centro con servizi di mobilità innovativi e a impatto ambientale pari allo zero; un luogo in cui gli edifici pubblici sono dotati di impianti di energia rinnovabile, per abbattere non soltanto le emissioni, ma anche i costi della bolletta. Questo è ciò che aspirano a essere le grandi città italiane ed Europee, ed è ciò che le principali città siciliane sono ancora ben lontane dal diventare.
I virtuosi esempi del resto del Paese e del Continente sono infatti lontani anni luce, e se paragonati alla situazione di alcune città siciliane possono addirittura sembrare invenzione di qualche bravo scrittore di fantascienza.
La realtà, purtroppo, è che è la Sicilia a essere ferma all’età della pietra e per recuperare il tempo perduto è necessario iniziare subito a correre.
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