Incremento delle riscossioni per avvisi di accertamento esecutivi e indebito Inps. Contenimento dei costi di gestione e riorganizzazione aziendale
PALERMO – Se da un lato la Corte bacchetta la società di riscossione, dall’altro sottolinea che negli ultimi tempi sono stati fatti degli sforzi per migliorare i conti attraverso il contenimento dei costi di gestione (“spese per servizi non professionali”, “spese per godimento beni di terzi” e “spese per consumi vari d’ufficio”), e la riorganizzazione aziendale. Inoltre, in collaborazione con l’Agenzia delle entrate la società ha recuperato un gettito di 9,7 milioni di euro dai cosiddetti grandi evasori fra i quali, dall’analisi del rapporto di monitoraggio effettuato dal Dipartimento finanze e credito con riferimento all’ultimo quadrimestre del 2015, risultano esservi un considerevole numero di enti pubblici.
“Risultano iscritti a ruolo – è scritto nella relazione – Comuni per un carico complessivo di 41 milioni di euro e altre pubbliche amministrazioni (istituti di istruzione, università, aziende sanitarie, consorzi di bonifica ed enti vari) per un debito pari a 98,3 milioni di euro. Inoltre, in merito alla riscossione coattiva c’è stata una flessione del 23,2% rispetto al 2014, quando sono stati incassati 3, 6 miliardi di euro contro i 2,8 del 2015. “L’ammontare complessivo delle riscossioni è pari a 499 milioni (575,5 milioni nel 2014), di cui 300,9 da versamenti diretti e 198 milioni di euro dai ruoli, di cui 3,9 milioni riconducibili a ruoli straordinari: il decremento, pertanto, si attesta al 13,2 %. Il dato negativo delle riscossioni da ruolo è appena attenuato dall’incremento, in tutto il 2015, delle riscossioni da avvisi di accertamento esecutivi delle Agenzie fiscali (c.d. Ave.) e di avvisi da indebito Inps (c.d. Ava), quantificato dall’Agente della riscossione, rispettivamente, nel 59% e nel 32,4%in più rispetto al 2014, con introiti complessivi per 93 milioni di euro”.
Un particolare da non sottovalutare è il fatto che tutti i dati esposti sono al lordo delle somme spettanti all’Agente della riscossione quale compenso per il servizio svolto nel 2015, per complessivi 23,7 milioni di euro.