Egiziani picchiati a San Cono. Resta gravissimo un sedicenne - QdS

Egiziani picchiati a San Cono. Resta gravissimo un sedicenne

redazione

Egiziani picchiati a San Cono. Resta gravissimo un sedicenne

lunedì 22 Agosto 2016

Il pm: “Al momento non c’è movente, nessuna pista è esclusa”

CATANIA – Resta in gravissime condizioni il sedicenne egiziano picchiato selvaggiamente con colpi di mazza alla testa e al corpo a San Cono da tre italiani che sono stati arrestati. Altri due suoi connazionali, di 16 e 17 anni, coinvolti nell’aggressione, hanno riportato lesioni giudicate guaribili in 5 giorni. Tre degli aggressori sono stati arrestati dai Carabinieri grazie a un video registrato col telefonino da una delle vittime.
Il sedicenne è ancora ricoverato in come farmacologico all’interno del reparto di rianimazione dell’ospedale Garibaldi-Nesima. I medici lo hanno sottoposto a un intervento di svuotamento ematologico al cranio che è riuscito regolarmente. La prognosi resta riservata.
La Procura di Caltagirone, che ha aperto un’inchiesta sulla vicenda, ha potuto visionare anche il filmato dell’aggressione registrato dal cellulare di una delle vittime. Nelle immagini riprese si vedono chiaramente gli aggressori che colpiscono ripetutamente le tre vittime utilizzando mazze da baseball e una pistola.
Secondo una prima ricostruzione dei Carabinieri, l’obiettivo dell’aggressione era principalmente uno degli egiziani, ospiti di un centro di accoglienza per migranti minorenni non accompagnati di San Cono: proprio il sedicenne, colpito alla testa che è in gravissime condizioni. Ma sulla vicenda restano ancora numerosi nodi da sciogliere.
“Stiamo indagando a tutto campo, nessuna pista è esclusa”. Ha dichiarato il procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera.
“Insieme ai Carabinieri – ha aggiunto il magistrato – stiamo sentendo molte persone per accertare la verità. Accertamenti sono attuamente in corso a San Cono per ricostruire le fasi precedenti l’aggressione. Resta il violento pestaggio di tre giovani egiziani da parte di persone del posto. Dobbiamo capire con certezza cosa è successo e perché. Al momento non emerge un movente, potrebbe esserci, ma allo stato delle indagini non c’è. Certamente c’è stato un agguato premeditato e un’aggressione di inaudita violenza”.

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