Braccio di ferro Pd-M5S. Davide Faraone: "Non credibile" - QdS

Braccio di ferro Pd-M5S. Davide Faraone: “Non credibile”

Raffaella Pessina

Braccio di ferro Pd-M5S. Davide Faraone: “Non credibile”

venerdì 09 Settembre 2016

Intanto, Renzi annuncia su Twitter “Sabato la firma del Patto per la Sicilia”. Fissate il 20 novembre le elezioni dei Consigli metropolitani

PALERMO – Continua il braccio di ferro tra Pd e Movimento cinquestelle.  Il partito di Renzi non ha infatti digerito l’aumento dei consensi da parte degli elettori nei confronti del movimento di Beppe Grillo. Non ha perso l’occasione il sottosegretario all’istruzione Davide Faraone, siciliano, che si trovava ieri a Messina per un convegno a cui ha partecipato anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio de Vincenti. “I fatti romani del Movimento cinquestelle si commentano da soli – ha detto Faraone – dovunque hanno amministrato è stata sempre la stessa musica: incapacità di gestire la cosa pubblica e amministrazioni che sono state entrate in crisi immediatamente”. Il riferimento era alle vicende della giunta guidata dal sindaco Virginia Raggi a Roma. “Tutto quello – ha proseguito Faraone – che ci raccontavano che si doveva fare poi non è stato fatto, anzi è avvenuto il contrario. Quindi non sono sorpreso, non sono una classe dirigente credibile che può governare i Comuni, le Regioni o il Paese”.
Parole dure, che hanno il sapore elettorale di voler convincere i cittadini siciliani a non votare il Movimento Cinquestelle alle prossime elezioni regionali ormai dietro la porta. Ma il convegno su “Europa 2020. Area metropolitana di Messina. Comuni e governo: una strategia condivisa per lo sviluppo” è stata anche l’opportunità per Faraone di rilevare come “Rispetto agli anni passati c’è stata un’inversione di tendenza: prima il Pil cresceva più al Centro Nord e il Centro Sud era in difficoltà; per la prima volta dopo tanti anni c’è invece un Pil che cresce nel Mezzogiorno soprattutto nel turismo e nell’agricoltura”.
Faraone ha anche sottolineato come siano stati investiti dall’attuale Governo nazionale 7 miliardi e 400 milioni di euro in tutto il paese per ristrutturare le scuole. “Dagli anni ‘80 al 2000 – ha ricordato – erano state messe in sicurezza dal un punto di vista dell’adeguamento sismico circa 3000 scuole noi in un anno e sei mesi ne abbiamo messe in sicurezza circa 890. Ha anche annunciato 30 mila assunzioni nella scuola, siamo ad un totale di 120 mila e chiuderemo a 180 mila. I trasferimenti al nord dei docenti del Sud sono solo del 10 -15% quindi siamo contenti di quanto fatto. Più insegnanti e più stabili vuol dire migliorare la didattica per gli alunni. Certo la riforma è migliorabile ma penso che siamo sulla buona strada”.
Non si lasciano intimorire i rappresentanti del M5S. Alessandro di Battista ha risposto prontamente che “Gli attacchi al M5S continueranno (se possibile ancor più violenti) fino al referendum. Anche per questo lo spostano il più lontano possibile. Non vi fate prendere per il c… da questa gente. Difendiamo la nostra sovranità. Io il mio l’ho fatto e si vede dal sorriso che sono soddisfatto. Ora ognuno faccia la sua parte. #IoDicoNo”. In precedenza aveva mostrato soddisfazione perché alle riunioni di piazza hanno partecipato decine di migliaia di persone.
Intanto i sindaci delle tre Città Metropolitane della Sicilia, Enzo Bianco per Catania, Leoluca Orlando per Palermo e Renato Accorinti per Messina, hanno stabilito di comune accordo che le elezioni dei Consigli metropolitani si terranno domenica 20 novembre 2016, una settimana prima del termine ultimo fissato dalla legge regionale. Lo scorso 4 agosto l’Assemblea regionale siciliana aveva approvato un disegno di legge che stabiliva che le elezioni si dovessero tenere una domenica tra l’1 ottobre ed il 30 novembre 2016. Il Consiglio metropolitano che è l’organo di indirizzo politico e di controllo della Città metropolitana viene eletto dai sindaci e dai consiglieri comunali in carica dei comuni appartenenti alla Città metropolitana. Sono eleggibili a consigliere i sindaci ed i consiglieri comunali in carica.

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