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Palermo – La città è un cantiere a cielo aperto, viabilità già nel caos

Gaspare Ingargiola

Palermo – La città è un cantiere a cielo aperto, viabilità già nel caos

venerdì 09 Settembre 2016

Gli automobilisti al ritorno dalle vacanze hanno trovato una città sommersa dai lavori in corso. Tra gli interventi, quelli per circonvallazione, anello e passante ferroviario

PALERMO – Il capoluogo nella morsa dei cantieri. È questa la città che gli automobilisti stanno ritrovando a settembre al ritorno dalle ferie. Il nuovo cronoprogramma dell’anello ferroviario, la manutenzione della circonvallazione, il passante ferroviario. Senza scordare il fronte del porto, con le nuove misure sui controlli anti-terrorismo che allungano i tempi di imbarco sulle navi creando lunghe code di auto in attesa, in una zona dove per di più insistono i lavori del collettore fognario.
In viale Regione Siciliana è corsa contro il tempo per terminare prima dell’inizio dell’anno scolastico. La Rap ha ricevuto l’incarico di ripristinare il manto stradale da via Oreto a via Belgio deteriorato e non sicuro a causa della presenza delle radici degli alberi. Per tutelare la sicurezza degli automobilisti, il Comune aveva inizialmente deciso di ridurre il limite di velocità vigente sulla circonvallazione da 70 a 50 km/h fino a metà settembre. Il provvedimento però ha scatenato le proteste di molti cittadini: nell’arco di una settimana le multe per eccesso di velocità sono state oltre duemila. E così, dopo i primi giorni di lavoro, la Rap ha delimitato le aree di cantiere rendendole non percorribili, mentre Palazzo delle Aquile ha deciso di ripristinare il limite di velocità a 70 km/h. La partecipata ha messo in campo da 30 a 35 operai al giorno e nuovi mezzi per accelerare il più possibile. La parte degradata di manto stradale da ripristinare si estende per 8 mila mq, operazione cui seguirà la manutenzione ordinaria già programmata, per circa 67 mila mq, nel tratto compreso tra corso Calatafimi e via Leonardo da Vinci nella corsia centrale.
“Le attività di manutenzione strade – spiegano dall’azienda – sono state avviate con la supervisione del Settore Verde, che, dopo un sopralluogo congiunto, ha stabilito che l’eliminazione delle situazioni di pericolo poteva essere ottenuta procedendo al taglio delle radici tramite scarifica di 10 cm di spessore e successiva deposizione di uno stato di binder di uguale spessore”. La manutenzione ordinaria andrà avanti fino a tutto ottobre.
Nel frattempo è stata raggiunta in Prefettura l’intesa tra Comune, Rfi (stazione appaltante), Italferr (direzione dei lavori) e amministrazione giudiziaria della Tecnis sul cronoprogramma dei lavori dell’anello ferroviario: un appalto da 154 milioni che ne ha passate di tutti i colori, a partire dai guai giudiziari del colosso catanese. Appena a luglio il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, sentenziava: “Nell’ottobre 2015 (l’opera, ndr) registrava un avanzamento fisico pari al 3% dell’importo dei lavori”. Un ritardo considerevole che fa temere ai residenti e ai commercianti delle aree interessate di rimanere ostaggio di scavi e trincee per un tempo indefinito.
Piazza Pretoria, che dell’opera è solo beneficiaria, nell’ultima riunione prefettizia ha strappato due importanti condizioni. La prima riguarda le modalità di assegnazione delle aree di cantiere: “Dalla precedente previsione di una occupazione simultanea di tutte le aree di via Crispi, del Politeama e delle vie Lazio e Sicilia – spiegano dal Comune – si passa adesso ad una previsione dettagliata che obbliga l’impresa appaltatrice ad eseguire i lavori nei tempi stabiliti per ogni subcantiere”. In questo modo l’impatto sul traffico e sulla vita di tutti i giorni dei cittadini dovrebbe essere più leggero.
L’altra novità sono i tempi di consegna, che si cercherà di anticipare. “Nell’attuale cantiere di via Amari le opere si completeranno con la riapertura al traffico veicolare a partire da aprile 2017 fino al settembre dello stesso anno. Il cantiere di viale Lazio sarà ultimato con la riapertura al transito nel maggio 2017. Il cantiere del nodo Crispi-Amari sarà attivo da lunedì 5 fino al prossimo dicembre”.
Proprio via Crispi è stata protagonista di una serie di modifiche alla mobilità per risolvere l’emergenza traffico creatasi intorno all’area portuale. Queste le decisioni prese dall’Ufficio Mobilità per decongestionare gli ingressi al porto: obbligo di ingresso all’area portuale, per i veicoli di categoria M3, N2, N3 e O dal varco sito lungo la via Filippo Patti con possibilità di incolonnamento di due corsie con l’ausilio di controllo di personale dell’autorità portuale;  divieto di svolta a destra, per tutti gli autoveicoli, in corrispondenza degli ingressi all’area portuale Molo Santa Lucia e Amari consentendo l’uscita dei veicoli esclusivamente dal varco Molo Santa Lucia.
Poi ci sono gli altri punti di scavo per l’anello ferroviario: “Da ottobre 2016 a settembre 2017 i lavori interesseranno il tratto di via Amari da via Scordia a via Roma, mentre da settembre 2017 ad aprile 2018 toccherà al tratto tra via Roma e piazza Castelnuovo. Da gennaio 2017 a gennaio 2018 si realizzerà la fermata Politeama. Da novembre 2016 a febbraio 2018 i lavori interesseranno via Gravina e via Lazio. Nel giugno 2018 termineranno i lavori in via Sicilia e nel dicembre 2018 in viale Campania”.
“Il Comune di Palermo – ha detto il sindaco Leoluca Orlando – vigilerà sul rispetto del cronoprogramma, ferma restando la responsabilità giuridica dell’esecutore sul rispetto dei tempi e di Rfi e Italferr”.
Proseguono intanto i lavori del passante ferroviario, ma visti i ritardi difficilmente il termine del 2018 verrà rispettato. Si attende ancora il via libera della Regione per l’abbattimento delle cinque palazzine in vicolo Bernava, così da sbloccare gli scavi del tratto Imera-Lolli, fermi ormai da troppo tempo. A Notarbartolo la talpa Marisol non è ancora in funzione, ma entro la fine dell’anno il collegamento con l’aeroporto dovrebbe essere ripristinato.

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