Gestione dei rifiuti, doppio binario - QdS

Gestione dei rifiuti, doppio binario

Rosario Battiato

Gestione dei rifiuti, doppio binario

martedì 27 Settembre 2016

Cominciato l’iter per la nuova legge di sistema che dovrà superare le norme approvate sei anni fa e mai applicate. Il Piano regionale ha ricevuto il via libera dal ministero all’inizio del mese, attesi ulteriori passi avanti

PALERMO – Scadrà venerdì il termine concesso per la presentazione di emendamenti al ddl sull’organizzazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti che è stato incardinato una decina di giorni fa in commissione Ambiente e territorio. Ci troviamo pertanto a pochi giorni di distanza dall’inizio dell’iter di un disegno di legge che dovrebbe superare la vecchia normativa di sistema approvata durante il governo Lombardo (lr 9/2010) e largamente disattesa a sei anni di distanza.
In attesa di conoscere le eventuali modifiche al testo giunto in commissione, ci sono alcune certezze dalle quali si dovrà partire per aggiornare la legge siciliana in funzione dei sistemi normativi di riferimento. La riforma, infatti, servirà ad adeguare le procedure sull’affidamento del servizio a quelle nazionali ed europee, fornendo in questo modo “maggiori garanzie di trasparenza e legalità agli appalti – ha spiegato Mariella Maggio, presidente della commissione Ambiente e territorio, in occasione della presentazione del ddl – e metteremo a punto un sistema di controllo che superi l’attuale giungla delle tariffe”. In questo modo si potrà eliminare “la frammentarietà della governance, che ha permesso ad alcuni con una pessima gestione, di far esplodere i mille problemi che vivono oggi cittadini ed i lavoratori del settore”. Un’operazione da affrontare in tempi rapidi, ha sostenuto la parlamentare democratica, perché serve “rimettere in linea la gestione dei rifiuti, ma soprattutto per dare risposte ai tanti lavoratori che devono avere in questa legge un importante strumento di tutela”.
Un lavoro che procederà seguendo alcuni obiettivi generali da raggiungere: riduzione produzione, aggregazione servizi gestionali, separazione funzioni regolazione, indirizzo e controllo, protezione ambientale, promozione prodotti e imballaggi per ridurre la produzione, promozione informazione dei cittadini e della raccolta differenziata adottando in via prioritaria il sistema di raccolta porta a porta, implementazione delle tecnologie impiantistiche a basso impatto ambientale, riduzione della movimentazione dei rifiuti, riconoscimento del ruolo dei comuni come responsabili del servizio erogato, compatibilità dell’equilibrio economico del servizio con le risorse pubbliche e le entrate derivanti dalla riscossione, superamento della frammentazione gestionale, incentivazione al ricorso alla tariffazione puntuale.
 
Saranno 9 gli ambiti territoriali ottimali di riferimento, in coincidenza col territorio delle ex province, e sono previste anche precise modalità per esercitare il potere sostitutivo da parte dell’assessore regionale dell’Energia, tra cui i ritardi nell’adozione e aggiornamento del Piano d’ambito o la mancata approvazione del bilancio preventivo nei termini previsti. Il mantenimento delle regole dovrebbe essere garantito da un consiglio di sorveglianza, una  tecnostruttura di nomina regionale al cui interno dimora, tra gli altri, un comitato consuntivo degli utenti e dei portatori di interesse. Sul fronte dei lavoratori si prevede un albo unico degli operatori del settore che dovrà essere disciplinato da un decreto dell’assessore da definirsi entro 3 mesi dall’entrata in vigore della legge.
Esattamente come per il governo Lombardo, che aveva redatto una legge di sistema e un piano rifiuti, strumenti poi largamente inutilizzati, adesso anche Crocetta dovrà operare allo stesso modo. In vista della discussione sulla legge all’Ars, Maggio ha spiegato: “È necessario che il governo presenti al più presto il piano regionale dei rifiuti”. Il piano è già stato annunciato nella prima decade di settembre, ottenendo un primo via libera in seguito all’incontro col ministero dell’Ambiente, anche se si attende la presentazione ufficiale.

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