Prestiti: in crescita per i privati ma in contrazione per le imprese - QdS

Prestiti: in crescita per i privati ma in contrazione per le imprese

Adriano Agatino Zuccaro

Prestiti: in crescita per i privati ma in contrazione per le imprese

martedì 27 Settembre 2016

Dati resi pubblici nel bollettino “Moneta e banche” di settembre realizzato dalla Banca d’Italia. Si nota un rallentamento della crescita delle sofferenze nel settore bancario

ROMA – I prestiti al settore privato a luglio (mese successivo alla Brexit) sono cresciuti dello 0,4% annuo (+0,6% a giugno), per le imprese (società non finanziarie), invece, contrazione dello 0,5% (-0,1% a giugno). Bene i prestiti alle famiglie che hanno registrato un incremento annuo dell’1,4%, identico a quello di giugno.
 
I dati, resi pubblici nel Bollettino statistico “Moneta e banche” di settembre realizzato dalla Banca d’Italia, fotografano mensilmente le novità inerenti la politica monetaria, i bilanci delle banche e i tassi di interesse bancari. “Si tratta in gran parte di statistiche armonizzate nell’ambito dell’Eurosistema” si legge sul sito della Banca d’Italia. Il documento è articolato, nello specifico, in tre sezioni: le statistiche sulle componenti italiane degli aggregati monetari e creditizi dell’area dell’euro; le informazioni sui bilanci bancari; i tassi di interesse bancari sui depositi e sui prestiti.
In rallentamento la crescita delle sofferenze nel settore bancario: a luglio il tasso di crescita sui dodici mesi è stato pari allo 0,5% contro il +1,1% di giugno. Il livello complessivo delle sofferenze è arrivato a 198,26 miliardi, 197,909 miliardi a giugno; a livello netto sono passate a 84,864 miliardi dagli 83,708 del mese precedente.
Sul fronte della raccolta, a luglio il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi del settore privato è stato pari al 4,9% (3,4% a giugno). La raccolta obbligazionaria, d’altro canto, è diminuita del 10,6% su base annua (-11,8% nel mese precedente). I tassi d’interesse sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni sono stati pari al 2,44%, dal 2,55% nel mese precedente.
Il Bollettino precisa che i tassi di crescita a 12 mesi dei prestiti sono calcolati includendo i prestiti non rilevati nei bilanci bancari in quanto cartolarizzati o altrimenti ceduti ed escludendo dal settore privato le controparti centrali. Il tasso di variazione sui 12 mesi dei depositi totali è calcolato escludendo i depositi connessi con operazioni di cartolarizzazione e altre cessioni di crediti e le operazioni con controparti centrali.
“I dati sulle consistenze – si legge nel documento – incorporano variazioni che non traggono origine da transazioni economiche, quali fluttuazioni del cambio, aggiustamenti di valore e riclassificazioni statistiche (come, ad esempio, la trasformazione in banche di società finanziarie non bancarie). Di conseguenza i tassi di crescita degli aggregati non possono essere calcolati basandosi sui soli dati delle consistenze”.
Novità, inoltre, sono state segnalate sulle procedure di realizzazione del bollettino: a Gennaio 2015 sono entrate in vigore i Regolamenti BCE/2013/34 e 2014/30. A partire dalla data contabile di dicembre 2014, sia i tassi di interesse sia i volumi delle nuove operazioni sono calcolati attraverso una procedura di espansione a livello di strato, definito in base alla sede e alla dimensione dell’ente segnalante. La nuova metodologia di espansione ha comportato per alcuni fenomeni il ricalcolo dell’intera serie storica. Quest’ultima è disponibile (dai dati di dicembre 2008) sul sito ufficiale.
La serie è stata significativamente rivista a partire dal Supplemento n. 1 del 10 gennaio 2013 per recepire le revisioni delle segnalazioni relative ai fondi rettificativi trasmesse da alcuni intermediari.

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