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Palermo – Sì al Piano regolatore generale per una città più sostenibile

Gaspare Ingargiola

Palermo – Sì al Piano regolatore generale per una città più sostenibile

venerdì 30 Settembre 2016

Approvato in Consiglio comunale lo schema di massima del documento denominato “Palermo 2025”. L’impegno: 145 km di piste ciclabili, nuove linee tram e più aree verdi in 10 anni

PALERMO – Tre nuove linee del tram, più verde, una viabilità più scorrevole, zero consumo di suolo, recupero dell’esistente. È una Palermo più vivibile e sostenibile quella immaginata dal nuovo Piano regolatore generale (non a caso denominato “Palermo 2025” con una serie di obiettivi e opere da realizzare da qui a una decina di anni), il cui schema di massima è stato approvato nella tarda serata di martedì in Consiglio comunale con un consenso trasversale e un solo voto contrario. Il Prg, interamente predisposto da ingegneri, geometri, tecnici e architetti comunali, tornerà adesso negli uffici per la stesura delle tavole in scala 1:2000, poi sarà inviato al Genio Civile e alla Regione Siciliana e infine sarà ridiscusso in aula, da questo o dal prossimo Consiglio (dato che i tempi sono stretti e a maggio/giugno ci sono le amministrative).
Sono previsti in tutto 145 km di piste ciclabili (incluse quelle esistenti), 29 km di binari per tre nuove linee del tram, l’istituzione delle strade blu (ossia i collegamenti marittimi tra i porticcioli), e tremila nuovi alloggi popolari, di cui 1.500 attraverso la ristrutturazione di edifici esistenti e altri 1.500 col social housing. Negli intenti del Prg c’è anche la creazione di 1.100 nuove aree verdi (inclusi fondo Luparello e villa Turrisi) e la bonifica delle aree della Costa Sud e Sferracavallo. Le tre nuove linee del tram collegheranno la Stazione Centrale a viale Strasburgo – interamente senza pali e barriere con la pedonalizzazione di via Libertà dal Politeama a piazza Croci, riservando alla circolazione delle auto soltanto le corsie laterali -, via Notarbartolo a via Duca della Verdura e corso Calatafimi al Parco d’Orleans. Le autostrade blu invece sono pensate per collegare il porto cittadino alle borgate marinare di Mondello, Sferracavallo, Acquasanta e Bandita, ma si parla anche di Terrasini e Punta Raisi. Abolita una volta per tutte l’idea di una tangenziale montana per attraversare la città, sono previsti interventi per circa 200 milioni per completare viale Regione Siciliana e velocizzare i flussi di traffico in entrata e in uscita: nuovi sovrappassi pedonali, le rotonde Perpignano e Oreto (sopraelevata?), il raddoppio del ponte Corleone (inserito nel Patto per Palermo col governo Renzi). È stato infine stimato il fabbisogno di circa 210 nuove aule scolastiche.
Approvati anche alcuni ordini del giorno che prevedono, fra le altre cose: il cimitero degli animali domestici da realizzare o su una proprietà comunale o su un bene confiscato alla mafia, il trasferimento dei mercatini rionali dalle sedi stradali a zone servite da parcheggi che non inibiscano il traffico – per la gioia degli automobilisti -, l’ampliamento del polo territoriale che include la cittadella universitaria e il parcheggio Basile, la creazione di un centro congressi, la riqualificazione della Fiera del Mediterraneo. I tempi? Difficilmente il provvedimento potrà tornare in Consiglio prima della prossima primavera, ma a quel punto, con le elezioni imminenti, potrebbe essere la rinnovata assemblea a finire il lavoro.
Questo Prg “è un’altra conferma del cambio culturale che si sta realizzando nel settore strategico della pianificazione urbanistica – ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando – e di una nuova visione di città che punta a rigenerare, a fare nuove le cose e non a fare cose nuove. Uno strumento che getta le basi della Palermo di domani, – ha continuato il primo cittadino – una città vivibile che si ispira alla filosofia delle blue e delle green way, con grande attenzione per la rinascita e la riscoperta della costa, la depurazione del mare, la mobilità sostenibile, il recupero del patrimonio edilizio esistente e la valorizzazione delle tante aree verdi. Un modello di sviluppo sostenibile – ha concluso Orlando – che mira a raggiungere pochi, ma significativi obiettivi: valorizzazione dell’ambiente naturale, zero uso di nuovo suolo, rigenerazione urbana, potenziamento della qualità dei servizi, incremento della mobilità sostenibile e dolce, miglioramento dell’accessibilità”.
“Porgo i miei ringraziamenti alla Commissione urbanistica, al Consiglio comunale e all’Ufficio pianificazione urbana del Comune – ha dichiarato l’assessore al ramo, Giuseppe Gini – che si sono adoperati per realizzare questo importante traguardo. Mi piace definirlo un grande piano di manutenzione straordinaria – ha continuato – che ha lo scopo di migliorare la qualità della vita di Palermo, riappropriandosi di due cose fondamentali, il verde e il rapporto con il mare. In realtà, non è altro che l’inizio del percorso che svilupperemo nei prossimi mesi per poter inviare, entro febbraio, il nuovo Prg al Genio civile e, poi nuovamente, all’approvazione del Consiglio comunale”.
“È stato fatto un ottimo lavoro, riconosciuto da tutte le componenti politiche al di là del voto espresso – ha detto Alberto Mangano, consigliere comunale e presidente delle Commissione urbanistica del Comune -. È un passaggio importante perché  prefigura un Piano regolatore che mette al centro la salvaguardia del ‘capitale’ territorio nelle sue valenze ambientali, naturalistiche, storiche e culturali, insieme a un’idea di città in cui nuovi servizi e infrastrutture possano offrire ai cittadini una migliore qualità della vita urbana. Il Consiglio – ha continuato Mangano – ha mostrato un alto livello di responsabilità e ha impedito con questo voto il commissariamento da parte della Regione, che è apparso come un atto di intimidazione politica nei confronti dell’Amministrazione della città. Per Palermo si apre una prospettiva di crescita qualitativa – ha concluso il consigliere – che, insieme alla riconosciuta ricchezza culturale, può farne un esempio per il paese”.

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