Unioncamere: lo 0,74% delle aziende isolane aggregate contro il 6,41% del Friuli Venezia Giulia, che vola anche all’estero. L’individualismo penalizza innovazione, economia, export (-18,6%) e sviluppo
La Sicilia arranca per contratti di rete tra imprese, secondo quanto emerge dall’ultima indagine di Unioncamere e Infocamere. Nella nostra regione, però, le aziende aggregate a settembre scorso erano 337 su 456.761 registrate (0,74 imprese in rete per 1000). Dunque, nonostante la crisi e malgrado questo genere di accordi sia in crescita nel resto d’Italia, la nostra terra rimane indietro rispetto ad altre regioni. La provincia siciliana con il gap più evidente nei valori assoluti è Messina, dove le aziende in rete sono appena 12 su 60.210.
Dall’altra parte il Friuli Venezia Giulia (6,41 imprese in rete ogni 1000 con sede in regione), seguita dall’Abruzzo (5,49) e dalla Toscana (3,72), sono le regioni che hanno sfruttato meglio questa possibilità per essere più competitivi sui mercati esteri.
(Per leggere l’inchiesta completa abbonati qui o acquista il giornale in edicola)