Sindaci siracusani chiedono nuova normativa su inquinanti - QdS

Sindaci siracusani chiedono nuova normativa su inquinanti

Giuseppe Solarino

Sindaci siracusani chiedono nuova normativa su inquinanti

venerdì 21 Ottobre 2016

Garozzo, Rizza e Cannata: “Sconti a nessuno, noi responsabili della tutela della salute dei cittadini”. I comuni del “quadrilatero industriale” chiedono l’intervento del ministero

SIRACUSA – I sindaci dei comuni di Siracusa, Giancarlo Garozzo, Priolo Gargallo, Antonello Rizza, e Melilli, Giuseppe Cannata, hanno deciso di fare fronte comune contro il grave problema dei miasmi che nelle ultime settimane ha interessato il quadrilatero industriale. L’incontro si è svolto presso l’aula del Consiglio comunale di Priolo. I tre primi cittadini, consapevoli di essere responsabili della tutela della salute dei cittadini, hanno richiesto al ministero dell’Ambiente di introdurre una nuova normativa che contempli anche altri inquinanti, quali idrogeno solforato e idrocarburi non metanici, che attualmente non sono monitorati come ha anche sottolineato negli scorsi giorni il rapporto dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa). Inoltre bisognerà rivedere i contenuti delle Autorizzazioni integrate ambientali (Aia) che, alla loro scadenza, dovranno essere ridiscusse. Sono necessarie prescrizioni più vincolanti per le industrie del petrolchimico escludendo la concessione di proroghe, sine die, per il loro adempimento.
Il sindaco Garozzo ha dichiarato che: “Non siamo disposti a fare degli sconti a nessuno quando si parla di qualità dell’aria. Chiediamo maggiori investimenti e, quando si tratterà nei prossimi tavoli tecnici, di ridiscutere delle nuove Aia faremo presente le nostre preoccupazioni relativamente ai problemi ambientali del nostro territorio. Chiediamo degli interventi urgenti non più procrastinabili quali la riduzione dei combustibili fossili e dei miasmi provenienti dai serbatoi”.
Il sindaco Rizza ha aggiunto: “Bisogna dire con estrema chiarezza, a chi ascrivere le responsabilità sulla questione ambientale, che trattasi di una situazione allarmante. Da soli non possiamo fare molto. Occorre infatti il coinvolgimento della deputazione regionale e nazionale contro questi miasmi che ammorbano l’aria del territorio che va da Siracusa ad Augusta, compresi quelli di Priolo e Melilli. La loro assenza? Parrebbe il segno di una precisa strategia. Mi spiace dirlo, ma sulla questione ambientale e industriale non c’è un fronte comune, un comune sentire ed emerge il fatto che alcune problematiche non possono essere risolte con l’appartenenza, ma facendo prevalere il nostro ruolo di amministratori e sindaci. Quello che scrive l’Arpa non può essere accusato di strumentalizzazione politica. Vedo invece deputati nazionali e regionali impegnati a far altro e non occuparsi della qualità dell’aria, che fanno finta di non accorgersi che l’Arpa da tempo certifica alcune sostanze, come non convenzionali, ma che non c’è nessuna legge che normi e regoli tale fenomeni. Paradossalmente è come se avessimo il codice della strada senza un limite di velocità prefissato e noi potremmo sfrecciare tranquillamente senza timore di essere fermati”.
Il sindaco Cannata ha concluso gli interventi affermando: “Abbiamo deciso di presentare nei prossimi giorni un documento comune per chiedere una normativa più stringente sulle sostanze inquinanti immesse nell’atmosfera e controlli più accurati e frequenti degli impianti industriali. Inoltre chiediamo che siano concesse maggiori risorse all’Arpa”. Infine c’è da segnalare che varie Associazioni ambientaliste, fra le quali “Decontaminazione Sicilia” ed AugustAmbiente, sostengono che i controlli quadrimestrali (autodenunce) delle industrie dovrebbero essere effettuati a “sorpresa” e non in giorno ed ora prestabiliti in anticipo. Si è infatti registrato che, nella zona industriale siracusana, i controlli che hanno appurato quantità superiori alla norma, specie di inquinanti classificati come cancerogeni certi (dibenzodiossine, dibenzofurani ed esaclorobenzene (HCB), sono quelli effettuati a “sorpresa”, mentre gli altri hanno registrato valori in norma.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017