ICityRate, Siracusa tiene a galla la Sicilia - QdS

ICityRate, Siracusa tiene a galla la Sicilia

redazione

ICityRate, Siracusa tiene a galla la Sicilia

martedì 25 Ottobre 2016

Indagine Fpa: grazie alla città aretusea per la prima volta l’Isola entra nella classifica dei primi 15 capoluoghi del Sud. 105 indicatori analizzati in 7 aree: Economy, Living, Environment, People, Mobility, Governance, Legality

BOLOGNA – Presentato la scorsa settimana a Bologna il rapporto annuale ICityRate 2016: l’indagine realizzata da FPA che stila la classifica delle città italiane analizzando 106 Comuni capoluogo sulla base di 105 indicatori statistici (in aumento netto rispetto agli 84 dello scorso anno) e sette dimensioni tematiche: Economy, Living, Environment, People, Mobility, Governance e Legality.
In testa alla classifica Milano sempre più internazionale e in volata rispetto alle altre, Bologna salda al secondo posto e punta di diamante nella smart governance e Venezia, la new entry che sale sul podio spingendo Firenze in quarta posizione.
L’indagine fotografa un Sud in movimento, ancora distante dalla parte alta della classifica ma con distanze che si vanno riducendo. E una delle città artefici di questa generale ripresa è Siracusa, che sale di ben 16 posizioni dall’anno passato, superando Palermo e Catania ed esprimendo le migliori performance in indicatori quali la dispersione idrica, l’equilibrio occupazionale di genere, l’accessibilità degli istituti scolastici, la bassa presenza di giornalisti e amministratori minacciati.
Oltre a Siracusa sono Messina, Catania, Caltanissetta e Trapani nel novero delle 16 città del sud che crescono maggiormente, mentre Trapani, Enna e Agrigento risultano fanalini di coda, rispettivamente al 100°, 101° e penultimo posto nel rating generale. Ragusa aumenta il suo rating di attrattività urbana nella dimensione Living.
Per quanto riguarda le città metropolitane, Palermo, Messina e Catania si attestano nella parte bassa della classifica, rispettivamente al 10°, 12° e 13° posto sul totale delle 14 aree metropolitane. Il capoluogo siciliano si distingue per un miglioramento nelle infrastrutture di connessione, mentre resta in fondo alla classifica per quanto riguarda la dimensione della legalità: dietro lei solo Reggio Calabria e Napoli.
“Quest’anno più che in passato ICityRate va a misurare, unitamente alla qualità del vivere urbano, la capacità delle città di farsi piattaforma abilitante, di guardare a traguardi lunghi facendo scelte e investimenti che puntano sui nuovi driver di sviluppo. – commenta Gianni Dominici, Direttore di FPA e curatore della ricerca – Il paradigma della Smart City negli ultimi anni ha sempre di più spostato l’accento dall’innovazione tecnologica all’innovazione sociale, al co-design, alla gestione dei beni comuni. In questa direzione sono andate le strategie europee della nuova programmazione, e in questa direzione stanno andando le politiche locali”.
Il riflesso di questa evoluzione del concetto di smart city e della sua traduzione nelle politiche urbane ha portato all’introduzione nell’ ICityRate di nuove variabili che vanno a misurare la capacità delle città di: accogliere e saper gestire i flussi migratori; attrarre cervelli e talenti e generare imprese innovative; attrarre finanziamenti europei per la ricerca e l’innovazione; rendere disponibili i dati pubblici; agevolare le pratiche d’uso sociale degli spazi pubblici; attivare reti e relazioni per la sostenibilità e la gestione delle politiche smart; garantire gli adeguati livelli di sicurezza e legalità.
 


I criteri della ricerca. Indicatori utili per le politiche pubbliche
 
ICityRate è l’unica ricerca in Italia che mette a disposizione dei Comuni italiani dati statistici organizzati per aree tematiche utili nella definizione di politiche pubbliche. ICityRate usa la piattaforma ASSET, lo strumento di analisi statistica socio-economica che consente di visualizzare ed elaborare gli indicatori e di utilizzare una serie di funzioni avanzate quali ad esempio le SWOT analysis “assistite” utili nella definizione di strategie e piani di intervento, diventando un potente strumento di analisi e di pianificazione di misure e interventi per lo sviluppo delle Smart Cities.
FPA da anni studia e promuove le nuove forme di governance e sviluppo con cui la PA è chiamata a confrontarsi. A partire dalla ricerca, sperimentazione e iterazione del lavoro di modellizzazione, svolto in collaborazione con attori istituzionali, accademici e sociali sui temi dell’innovazione e della modernizzazione della PA, FPA ha elaborato un modello di governance delle politiche pubbliche, denominato Modello delle 4 E:
Endorsement: costruzione e rafforzamento della volontà politica;
Empowerment: formazione interna alle pubbliche amministrazioni;
Engagement: coinvolgimento cittadini e stakeholder territoriali nel processo di innovazione;
Enforcement: attuazione delle misure adottate e/o dei comportamenti desiderati.

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