Dilaga sempre più il lavoro nero nel comparto turistico isolano - QdS

Dilaga sempre più il lavoro nero nel comparto turistico isolano

Adriano Agatino Zuccaro

Dilaga sempre più il lavoro nero nel comparto turistico isolano

giovedì 27 Ottobre 2016

Venticinquemila i lavoratori stagionali in Sicilia, diecimila concentrati nell’area Taormina-Giardini Naxos. Battuta d’arresto per le assunzioni stabili (-30%) mentre i vaucher volano al +52%

PALERMO – Dilaga il lavoro nero e sommerso nel comparto turistico e Fisascat Cisl Sicilia (Federazione italiana sindacati addetti servizi commerciali affini turismo) ha chiesto alla Regione Siciliana d’intervenire. La richiesta, espressa dai sindacati nelle scorse settimane, arriva a stretto giro d’orologio con la presentazione degli ultimi dati Inps sull’occupazione e sul lavoro precario. La Regione, dal canto suo, ha promesso opportune verifiche ispettive su tutto il territorio.
Il lavoro irregolare, secondo il segretario generale aggiunto della Fisascat Cisl Sicilia, Pancrazio Di Leo, “riguarda prevalentemente i venticinquemila lavoratori stagionali della nostra Regione”. “É necessario ricondurre nella stabilità occupazionale i rapporti di lavoro in questa Regione e soprattutto nell’area di Taormina – Giardini Naxos dove operano circa 10mila lavoratori stagionali, spesso costretti alla precarietà con tutte le conseguenze che ne derivano a cominciare dalla perdita del sussidio di disoccupazione” ha dichiarato il sindacalista.
Nell’ultimo “Tglab Magazine” sul sito Fisascat, Pancrazio di Leo aggiunge: “A fronte di una battuta d’arresto del 30% per le assunzioni stabili  il dato sull’utilizzo dei voucher ha addirittura superato il 52% e le assunzioni correlate alla garanzia giovani sono solo il 5% rispetto alla richiesta di attivazione”. 
Altro capitolo amaro riguarda il sussidio di disoccupazione Naspi che, ricorda il sindacalista: “Chi ha un  lavoro irregolare non matura”. Sussidio che quest’anno “è stato già drasticamente ridotto per durata e importo pur con il potenziamento assicurato dal decreto correttivo al Jobs Act varato nelle scorse settimane”.
A poche settimane dal varo del decreto i sindacati rilanciano sulla necessità di definire una soluzione strutturale per i trecentomila lavoratori stagionali del turismo e del comparto termale che, solo per il 2016, potranno beneficiare del potenziamento del sussidio di disoccupazione Naspi dimezzato per importo e durata.
Fisascat,  Filcams e UIltucs hanno richiesto un incontro al ministero del Lavoro e al Mibact sollecitando la revisione strutturale della normativa in vista del dibattito parlamentare sulla legge di bilancio. Per la Fisascat, che ha commentato positivamente la tutela introdotta con il recente decreto legislativo, sarà necessario definire una correzione strutturale. “Sarà necessario supportare i lavoratori di comparti cardini della nostra economia dove la stagionalità è un fenomeno strutturale, anche prevedendo un ruolo attivo della bilateralità di settore” ha stigmatizzato il segretario nazionale della categoria Davide Guarini.
Un’intesa, infine, è stata raggiunta tra i sindacati di categoria Fisascat Filcams Uiltucs e le associazioni  imprenditoriali del comparto turistico ricettivo Federalberghi e Faita in materia di detassazione e welfare aziendale. Le parti potranno sottoscrivere a livello decentrato un accordo finalizzato all’accesso ai benefici fiscali previsti dalla Legge di Stabilità 2016 sulla detassazione del salario di produttività, redditività e qualità nelle strutture ricettive con facoltà di conversione in prestazioni, beni e servizi di welfare aziendale.

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