L’89% della superficie regionale, cioè poco meno di 23 mila kmq, è esposta a un elevato rischio sismico. In questa fascia rientrano i comuni che sono classificati nella categoria 1 e 2. Il segmento di rischio più elevato comprende 1.248 kmq, altri 21.626 kmq sono a rischio “medio”.
A fronte di queste evidenti e diffuse criticità, restano pesanti ombre sul fronte della prevenzione del rischio. Non soltanto sulla messa in sicurezza ma anche sul fronte delle procedure operative di intervento per “fronteggiare una qualsiasi calamità in un determinato territorio”.