Corte dei Conti: rotazione dei dirigenti nelle aree a rischio pari a 13,6%, quella dei dipendenti al 4,8%. Scarso contrasto degli illeciti, insufficienti le segnalazioni, Partecipate opache
La pubblica amministrazione ha dimenticato lo scopo intrinseco alla propria natura, ovvero quello di lavorare per garantire servizi efficienti ai cittadini. Sempre più numerosi sono i casi di cronaca che dimostrano la disaffezione dei pubblici funzionari verso il perseguimento del pubblico bene, a vantaggio dell’interesse personale.
La corruzione è certamente un fenomeno insito nella natura dell’uomo, infatti non sono affatto isolati i casi emersi nel Settentrione, quel che però differisce è il modo di affrontare e contrastare il fenomeno. Particolarmente allarmanti sono i dati relativi alla nostra Isola. Dati che non sono sfuggiti ai magistrati contabili i quali hanno giudicato insufficiente la rotazione di dirigenti e dipendenti nelle aree a rischio nonché una preoccupante assenza di trasparenza sul fronte delle società partecipate.
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