Offerta turistica, il rilancio dai gemellaggi - QdS

Offerta turistica, il rilancio dai gemellaggi

Michele Giuliano

Offerta turistica, il rilancio dai gemellaggi

giovedì 03 Dicembre 2009

Emerge da uno studio dell’Aiccre che in Sicilia sono stati attivati quasi un centinaio di contatti con i Paesi dell’Europa. Si stringono accordi con altri comuni d’Italia e dell’Ue per fronteggiare la crisi e attrarre turisti

Serve un’offerta turistica diversa, più attraente per la Sicilia se si vuole riprendere il suo mercato del turismo in Italia e all’estero.
Il problema è che per convertire questo trend servirebbero più servizi e migliori infrastrutture. Insomma, un obiettivo che si può raggiungere a medio e lungo termine. E nel frattempo cosa si può fare? Nell’Isola sembra che si stiano attrezzando i singoli Comuni nell’attesa di un futuro migliore fatto di investimenti mirati. Ad essere utilizzato un metodo assolutamente economico: il gemellaggio. Si stringono accordi con altri Comuni d’Italia e d’Europa, si promuovono visite guidate con la speranza di attivare quel necessario “passaparola” che sia in grado di pubblicizzare il territorio per le sue bellezze e peculiarità.
È stata l’Aiccre Sicilia, l’associazione italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa, a mettere in risalto l’utilizzo di questo metodo da parte degli enti locali siciliani. Ha infatti sottoposto un questionario ai sindaci siciliani (su 390 hanno risposto però soltanto in 132) ed è emerso che nell’Isola sono stati attivati ben 95 gemellaggi. Un numero notevolmente sostanzioso che finisce per mettere a nudo le difficoltà tutte siciliane di trovare offerte turistiche interessanti, utilizzando quindi processi che magari potrebbero essere più “rudimentali” ma sicuramente molto economici e anche abbastanza efficaci. L’Aiccre ha potuto notare che ai gemellaggi vengono attribuite particolari aspettative da parte dei Comuni.
Dal questionario sottoposto ai vari Comuni per le aspettative sono abbastanza variegate: per il 48 per cento degli enti i gemellaggi sono utili per la promozione turistica e culturale del territorio, per il 20 per cento per incentivare gli scambi culturali tra le scuole e per il 10 per cento per il sostegno e l’incremento delle attività produttive locali. “Non era mai stata realizzata una mappatura dei gemellaggi in Sicilia – sottolinea Fabio Roccuzzo, responsabile dei gemellaggi Aiccre –. Quello che è stato effettuato è uno studio che, se aggiornato di anno in anno, renderà possibile un costante monitoraggio e al tempo stesso offrirà una serie di dati importanti per tutti quelli che lavorano in campo universitario sugli scambi culturali tra comuni di Stati diversi dell’Unione  europea”.
 
Dell’argomento si è discusso a Catania durante un incontro presieduto dal presidente della Provincia, Giuseppe Castiglione, nella doppia veste di presidente dell’Aiccre Sicilia, e al quale hanno preso parte il componente del direttivo regionale dell’Aiccre, Nello Musumeci, l’assessore alle Politiche sociali, Giuseppe Pagano, membro del direttivo nazionale, il segretario amministrativo regionale Tano Rabito e il segretario nazionale aggiunto Aiccre, Emilio Verrengia.
 


La mappa. La provincia di Catania è la più attiva
 
Nella sola provincia di Catania ci sono ben 17 gemellaggi in corso. Il numero più alto è costituito da quelli realizzati con la Francia che ne conta 26, segue la Spagna con 20, Malta (12), la Grecia (11) e la Germania (9). Nell’intero stivale, invece, pare che cresca l’interesse per i paesi dell’est, su tutti Polonia, Romania e Ungheria. E si registra un interesse crescente per la Croazia. “Uno studio come quello attuato – ha sottolineato Giuseppe Castiglione – permette la conoscenza di realtà diverse. Non solo, ma uno scambio di questo tipo permette lo sviluppo dell’economia turistica a vantaggio delle comunità coinvolte”. Di “ringiovanire” l’associazione e aggiornare parte dello statuto dell’Aiccre ha parlato Nello Musumeci: “Abbiamo il dovere di allacciare rapporti con popolazioni di diverse etnie, lingue e tradizioni, che costituiscono il tessuto connettivo dell’Europa per ottenere, seppur nelle diversità,  obiettivi comuni”. “è necessario continuare il percorso verso l’Europa che non è stato ancora completato soprattutto dal Sud della Penisola che non riesce ad approfittare dei finanziamenti erogati dalla Unione Europea in materia”. Non a caso, secondo Bankitalia, prosegue il trend negativo del turismo i Sicilia: nel primo semestre del 2009 c’è stato un calo di arrivi e presenze, anche se inferiore rispetto all’anno precedente. 

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