Gestione rifiuti, bocciato anche Crocetta - QdS

Gestione rifiuti, bocciato anche Crocetta

redazione

Gestione rifiuti, bocciato anche Crocetta

martedì 15 Novembre 2016

Relazione presentata allo Steri di Palermo: “Le nomine in posti cruciali effettuate senza tenere conto delle competenze”. Gravi accuse alle giunte degli ultimi 14 anni nella relazione della Commissione parlamentare d’inchiesta

PALERMO – Una bocciatura senza appello che riguarda tutte le amministrazioni regionali della Sicilia, da Cuffaro a Lombardo, e che non risparmia nemmeno Rosario Crocetta. È impietoso il giudizio della Commisione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e agli illeciti ambientali correlati.
 
Nella relazione presentata ieri allo Steri di Palermo si legge che “la situazione attuale della gestione dei rifiuti in Sicilia, fatta di continue emergenze, risente pesantemente di scelte scellerate effettuate dal 2002 in poi”. “Da una parte – spiega la relazione – la previsione di costruire 4 mega inceneritori ha compromesso lo sviluppo della raccolta differenziata, e dall’altra la costituzione dei 27 Ato ha esautorato i Comuni dalle proprie competenze, provocando una gravissima crisi finanziaria conseguente a una non trasparente gestione di queste società che sono state uno strumento in mano alla politica per il controllo del consenso. Questa pesante eredità non è stata superata dall’attuale presidente della Regione”.
Quello che è mancato, denuncia il documento, come più volte scritto dalle colonne di questo giornale, è la professionalità: “Le illegalità continuano a trovare terreno fertile perché le competenze regionali, ossia la programmazione e il controllo, sono state utilizzate in maniera a dir poco inefficace – continua la relazione – poco importa se tale programmazione per diversi lustri sia stata di competenza nazionale, poiché la figura del commissario è coincisa con quella di vari presidenti della Regione siciliana. I poteri derogatori, applicati prima con le ordinanze del governo, poi con quelle di somma urgenza del presidente della Regione, non hanno raggiunto i risultati previsti, nonostante il loro utilizzo. Strumenti inefficaci e controproducenti che hanno generato, con le deroghe alle leggi ordinarie e alle disposizioni comunitarie, solo nuove sacche di opportunità agli illeciti”.
“Sul mancato aggiornamento del piano regionale dei rifiuti è in corso una indagine da parte della procura di Palermo – si legge ancora nella relazione della commissione – a tale mancanza di programmazione corrisponde un approccio costantemente basato sull’emergenza, la contingenza e l’approssimazione. I provvedimenti derogatori escludono dai momenti decisionali o comprimono la capacità di partecipare di enti locali, dell’Ars, delle società d’ambito e degli stessi cittadini”.
La relazione va giù duro anche sulle nomine della politica. “In diversi casi le nomine in posti cruciali, decisionali e di controllo, come dimostrato da alcune inchieste, sono state effettuate senza tenere in alcun conto le competenze e le professionalità sulla base di logiche evidentemente estranee al buon andamento della pubblica amministrazione. Prima ancora che l’ambiente – conclude la relazione – a essere inquinato è l’intero sistema di gestione dei rifiuti nella regione, come confermato da importanti indagini giudiziarie per corruzione effettuate dalla procura della Repubblica di Palermo. Il quadro di corruttela venuto alla luce è caratterizzato da estremi di devastante gravità, avendo fatto emergere tutte le patologie di una impropria interazione tra funzionari pubblici e imprese private”.
L’assessore all’Ambiente Vania Contraffatto ha replicato alle accuse: “La situazione fotografata dalla commissione non è la stessa che caratterizza la Sicilia in questo momento. Si sono fatti dei grossi passi avanti, continuano le criticità sui luoghi di smaltimento dei rifiuti però c’è un sensibile incremento, rispetto a inizio anno, della raccolta differenziata. Tutte le procedure che stiamo mettendo in campo per implementare gli impianti vanno avanti”.

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